ITALIA – Botti sì o botti no? È questa la domanda che mette nel dubbio diverse istituzioni comunali, sulla possibilità di concedere ai più patiti di festeggiare il nuovo anno con i classici “botti“.
Si tratta di una sorta di tradizione che è ormai sparsa in tutto il mondo, ma nel nostro Paese in particolar modo è molto spesso resa protagonista in negativo, accompagnata da incidenti dovuti all’esplosione di questi autentici petardi che, come simbolo folkloristico, dipingono la nostra tradizionale vigilia di Capodanno ma che allo stesso tempo sono un rischio per la salute di chi non li sa maneggiare e dei nostri amici animali.
Se li confrontiamo ai ben comuni fuochi d’artificio, sparati in cielo con un approvato consenso di autorità alte in un contesto cittadino se vogliamo, i botti invece potrebbero avere lo stesso impatto ma, dato che possono essere maneggiati da chiunque, possono avere conseguenze spesso infelici (traumi agli occhi, perdita dell’udito e forme di “acufene“) .
Molta gente, infatti, si ritrova anche con danni fisici agli arti o addirittura perdita di una mano o di un braccio; i rischi inevitabili sono principalmente questi, che il più delle volte mettono anche a repentaglio la nostra vita. Magari quindi è consigliato utilizzare, se proprio si vuole, botti di piccole dimensioni come: minicicciole; o di medie, al limite massimo come le Magnum. È importante però tenere d’occhio anche il raggio di persone che ci circonda, agendo in completa sicurezza.
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