Scontro generazionale tra boomer e giovani, i Pinguini Tattici Nucleari dicono la loro

ITALIA – Tra modi di dire sempre nuovi, linguaggi molto diversi e interessi spesso discordanti, non si possono certamente negare le numerose differenze tra le generazioni di una volta e quelle attuali. A segnare un netto confine tra i nati non meno di quarant’anni fa e i teenagers è, per esempio, proprio l’uso di termini nuovi, comprensibili a quanto pare solo tra i più giovani.

Complice di questo “muro” costruito tra le generazioni anche il forte e recente sviluppo tecnologico, che ha fornito a coloro che non a caso sono detti “nativi digitali” degli strumenti difficili da accettare per chi ha qualche anno in più. Di fronte a modi di vivere tanto innovativi quanto diversi dal passato, i cosiddetti “boomer” fanno fatica a comprendere alcune tendenze che per i giovani di oggi sono normale amministrazione.

Generazioni a confronto: il punto di vista dei Pinguini Tattici Nucleari

Un’ottima sintesi dei pro e dei contro delle nuove generazioni è fornita dal brano “Coca zero” dei Pinguini Tattici Nucleari. Quello pubblicato lo scorso 31 marzo è un pezzo che offre numerosi e preziosi spunti per riflettere su come la società odierna sia cambiata e, tuttora, stia cambiando, proprio sotto gli occhi di chi la vive ogni giorno.

Le tematiche affrontate

Al centro della canzone ci sono varie tematiche sociali particolarmente discusse al giorno d’oggi e spesso fonti di dibattito tra le diverse generazioni.

Si fa riferimento per esempio alla lotta di molti giovani per la tutela dei diritti della comunità LGBT+ oppure alla diffusione di una nuova visione della religione, secondo cui in Italia ci sarebbe bisogno di una maggiore laicizzazione. Si arriva dunque a un apparentemente irrisolvibile scontro generazionale tra i cosiddetti “boomer” e coloro che rientrano nei “millennial” o, addirittura, nella “generazione Z“.

Tra i riferimenti alla rivendicazione del gender fluid, all’inserimento sempre più frequente di anglicismi nella lingua italiana e all’aumento del riscaldamento globale, i Pinguini Tattici Nucleari non tralasciano proprio nulla. Decidono, piuttosto, di dare spazio a ognuno degli argomenti posti al centro del dibattito nei talk show televisivi o magari oggetto di discussione anche solo durante una colazione al bar.

Perché il titolo “Coca zero”?

Di fronte a una tale abbondanza di tematiche più che attuali, sorge spontaneo chiedersi da cosa scaturisca il titoloCoca zero“, scelto dai membri della band. Come spiegato da loro stessi, si tratta di una metafora per sottolineare come i tempi cambino, continuamente e in modo incontrollabile.

Protagonista di questa “rivoluzione” a cui ogni giorno si assiste, anche la Coca zero che ormai sembra aver scalato la classifica delle bibite in gran parte del mondo, mettendo quasi a rischio il tasso di gradimento di quella classica.

Questa consapevolezza sembra essere affiorata in Riccardo Zanotti, frontman dei Pinguini, proprio durante una serata trascorsa con il produttore OkGiorgio. Durante il loro incontro i due hanno deciso di ordinare due bottiglie di Coca cola. “Lì ci siamo resi conto – ha raccontato Zanotti facendo riferimento a come sia nato il titolo della canzone – che entrambi abbiamo ordinato senza pensarci Coca zero, non Coca normale. Ci siamo detti: ‘ma dai, anche tu?’. Abbiamo riso per qualche minuto pensando a come cambiano le cose, a come ordini Coca fino a un certo punto e poi da un giorno all’altro passi alla zero“.

Uno sguardo al passato

Interessante anche la particolare definizione d’Italia, inserita nel testo della canzone: “L’Italia è tutta qui/Un Paese di vecchi difetti che fan pace con sensi di colpa giovani“. Due versi che sembrano sottolineare quanto i difetti che oggi sembrano appartenere esclusivamente ai giovani abbiano in realtà radici molto più antiche.

Quello dei Pinguini Tattici Nucleari potrebbe essere dunque una sorta di invito rivolto alle vecchie generazioni: a volte sarebbe utile non limitarsi a guardare solo ciò che oggi ci può essere di sbagliato. Bisognerebbe piuttosto, anche per un attimo, guardare indietro per ottenere risposte che non sempre è possibile trovare nel presente.

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