ITALIA – Il Dio Shiva – divinità tra le più venerate della mitologia induista – era sposato con Parvati – la “Figlia della Montagna” -. Un giorno decise di insegnare alla sua sposa tutti i segreti di una pratica tanto antica quanto affascinante, nonché ricca di storia. Nell’insegnare, però, questa disciplina, il dio non si accorse della presenza di un pesciolino che, una volta ascoltati tutti i segreti, scappò e li mise in pratica così bene da trasformarsi in uomo. Così, secondo la leggenda, nacque e si diffuse lo yoga. Secondo le fonti storiche, invece, le prime tracce di questa pratica risalirebbero tra il 3000 e il 1800 avanti Cristo, grazie al ritrovamento di statuette e raffigurazioni sedute in posizioni yogiche.
Leggende e storia a parte, con il tempo lo yoga ha avuto un enorme impatto e diffusione in tutto il mondo e non solo nel continente asiatico. Meditazione, respirazione e relax sono alcune dei benefici più comuni per chi pratica yoga. Internet, inoltre, ha dato un ulteriore impulso alla disciplina, facendola arrivare anche nelle case dalla gente durante la pandemia e riuscendo a fare appassionare milioni di persone, anche chi sconosceva questa antichissima pratica.
Oggi, lunedì 21 giugno, ricorre la giornata internazionale dello yoga. A proporre la sua istituzione fu il 27 settembre 2014, durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’allora Primo Ministro indiano, Narendra Modi. Si tratta di una ricorrenza che assume una grande importanza quest’anno, perché dopo gli eventi in rigorosa diretta streaming del 2020 (tutti sappiamo purtroppo il perché) si torna, finalmente, a praticare in presenza. Ed è proprio la presenza a essere un punto focale della pratica, che trova nella parola “unione” il suo significato più profondo (ossimorico se si guarda allo scorso anno, importante se si punta a una ripartenza). In tutta Italia, in occasione della ricorrenza, vengono organizzati numerosi eventi con fulcro principale a Milano, dove si riuniscono i più importanti e conosciuti maestri della disciplina.
Ma come si è evoluto lo yoga nel corso degli anni? Quali sono i benefici (oltre quelli comuni) che porta? Per rispondere a queste e altre domande ci siamo rivolti a Elena Locatelli, 27enne insegnante di yoga, nonché esempio di riscatto per tutte le vittime di body shaming (ha raccontato la sua storia ai nostri microfoni, clicca qui per leggere l’articolo). Un piccolo viaggio nel mondo dello yoga, raccontando la sua evoluzione nel tempo e il suo ruolo durante il difficilissimo periodo della pandemia e dei lockdown.
I benefici dello yoga
Lo yoga non può essere considerato solo un semplice hobby o passatempo, bensì una vera e propria filosofia di vita, in certi casi attività terapeutica che “si basa sulla connessione tra corpo e mente, sul focalizzarci nel momento presente e dimenticare i problemi del passato e del futuro“, le parole di Elena. Tra i benefici principali l’insegnante ha elencato: “Migliorare il controllo della respirazione, facilitare il rilassamento corporale e quindi anche il sonno, tonificazione muscolare (però no dimagrimento), migliorare la flessibilità e in generale, un miglior auto conoscimento di sé stessi“.
D’altronde “attraverso lo yoga non ci fermiamo solo a livello corporale, scaviamo nel nostro essere, in chi siamo e come lo facciamo, per crescere e migliorarci“. Quindi, un importante aiuto non solo per il corpo e la respirazione, ma anche per la nostra psiche e il nostro io più interiore.
Yoga e lockdown: aumentano gli adepti
A marzo 2020 l’Italia (e poi tutto il mondo) ha chiuso i battenti. Il primo e storico lockdown ha dato inizio al periodo più buio per la nostra nazione dopo la seconda guerra mondiale, segnando l’inizio della crisi pandemica e sanitaria e stravolgendo completamente le nostre vite. Chiuse in casa, le persone hanno dovuto reinventare le proprie abitudini e attività, avvicinandosi anche a mondi che non avevano mai avuto il coraggio (o il tempo) di scoprire prima.
“Molta gente durante i lockdown si è avvicinata allo yoga, soprattutto nel primo, quello di marzo-giugno. Alla fine per praticare yoga non c’è bisogno di molto: un tappetino (anche un tappeto va bene) e il tuo corpo“, ha confermato Elena Locatelli. La 27enne insegnante ha dipinto un mondo sempre aperto, non chiuso, facile da raggiungere e per il quale bastano pochi e semplici strumenti, ai quali si è aggiunto l’apporto della tecnologia.
Yoga e tecnologia: come si è evoluta la pratica?
Proprio in merito al discorso yoga e tecnologia, le piattaforme social e di condivisione video in particolare, hanno consentito una rapida diffusione della pratica. La disciplina, inoltre, come confermato dall’intervistata “solo negli ultimi 50 anni è arrivata a noi occidentali“. Proprio le tecnologie “hanno aiutato a raggiungere più gente“.
Se da una parte la disciplina è stata maggiormente promossa grazie ai nuovi strumenti di diffusione, dall’altro, almeno secondo Elena, non è tutto oro ciò che luccica. “Nel mondo dello yoga, adesso come adesso, c’è tantissima saturazione di insegnanti e spesso vedo gente un po’ confusa su cosa sia yoga davvero o no. Per questo dico sempre che c’è da prestare attenzione, conoscere bene il tuo insegnante e allo stesso tempo leggere libri e documentarsi da soli è fondamentale per avere una base concreta“, ha detto.
L’evoluzione della disciplina, però, non ha riguardato solo i metodi di diffusione, ma anche la nascita di nuove posizioni. D’altronde lo yoga ormai “è conosciuto principalmente per le sue posizioni strane, difficili e un po’ atletiche e spericolate“. Nonostante abbia delle radici più profonde e tradizionali, come spesso accade nel 21esimo secolo, la tradizione viene soppiantata dalla moda e dalla tendenza. “Sorprendentemente lo yoga iniziò con solo 12 posizioni e principalmente sedute, da meditazione. Le posizioni più acrobatiche si sono create poco a poco nel corso degli anni e hanno soppiantato in reputazione quelle più basiche che sono da secoli le più importanti nello yoga“, l’analisi di Elena Locatelli.
Yoga: i consigli per i novizi
Non solo storia ed evoluzione, ma anche consigli per i novizi da parte dell’insegnante di yoga intervenuta ai nostri microfoni. Dalle sue parole emerge che la prima cosa da allontanare per chi si affaccia a questo mondo è proprio la paura.
“Non lasciatevi intimidire dalle posizioni difficili, dagli equilibri sulle mani, sulla testa. Lo yoga va più in là di tutto questo e se un giorno vorrete provare una di queste posizioni più complesse sarà fantastico perché significa che state superando la paura di cadere e l’avrete sostituita con il desiderio di provare cose nuove. Cerca centri di yoga, insegnanti vicino casa, puoi provare stili diversi e vedere qual è quello che più si avvicina alle tue necessità“.
La prudenza non è mai troppa, ma per chi vuole ritrovare la propria serenità mentale, fisica e respiratoria, lo yoga è la strada giusta.
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