Negli ultimi sono molti i bonus che il governo ha introdotto a supporto dell’economia, tra questi il bonus mobilità, ovvero il rimborso del 60% sull’acquisto di una bicicletta o di un mezzo elettrico, introno a maggio con il “decreto rilancio“. Dopo mesi di dibattiti e dubbi, è stato deciso che il bonus potrà essere richiesto a partire da martedì 3 novembre.
La richiesta del supporto dovrà essere fatta attraverso un’applicazione web all’interno del sito del Ministero dell’Ambiente. La domanda, inoltre, dovrà essere presentata sia da chi vuole ottenere il bonus per un acquisto già effettuato, sia da chi vuole spenderlo in futuro.
Per presentare la domanda, come già abbiamo constato in altri casi, sarà necessario autenticarsi attraverso il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID). Successivamente il procedimento si divide in 2 categoria:
- chi ha già acquistato un articolo (dal 4 maggio fino al 2 novembre), dovrà caricare la fattura sul portale e inserire il codice IBAN al fine di ottenere il rimborso nel proprio conto corrente;
- chi invece vorrà acquistare il prodotto in futuro (dal 3 novembre fino al 31 dicembre), all’interno del portale dovrà inserire l’articolo che si intende acquistare. Successivamente, sul portale verrà caricato un buono da presentare agli esercenti che prenderanno parte all’iniziativa.
Ma quali sono gli articoli validi per ricevere il rimborso o l’eventuale buono di acquisto?
Il bonus mobilità prevede un contributo del 60% (fino a un massimo di 500 euro) sull’acquisto di biciclette (con o senza pedalata assistita), monopattini elettrici, hoverboard e segway. Il contributo economico non sarà applicato per l’acquisto di accessori come lucchetti catene, caschi, ecc.
Infine, chi potrà ricevere il bonus?
Il Ministero dell’Ambiente ha stabilito che il supporto potrà andare a tutti i maggiorenni che risiedono in capoluogo di regione, capoluoghi di provincia, nei comuni con più di 50mila abitanti e nei comuni delle città metropolitane anche se al di sotto dei 50mila abitanti.
Il bonus sarà disponibile fino a esaurimento fondi stanziati.
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