ITALIA – “Sono arrivate questa mattina alla sede dell’ISS 47.000 dosi di vaccino Moderna; dopo le procedure di stoccaggio in una stanza adibita all’interno dell’istituto, saranno distribuite alle Regioni, trasportate dai furgoni di Poste Italiane“.
È questa la notizia comunicata nelle scorse ore dall’Istituto Superiore della Sanità e che apre una nuova fase della campagna di vaccinazione contro il Coronavirus in Italia.
Dopo l’Ok dell’Ema (European Medicines Agency) e dell’Aifa (Agenzia italiana del Farmaco), il prodotto della casa farmaceutica statunitense sarà somministrato in vari Paesi dell’Unione Europea.
Rispetto al vaccino Pfizer non vi sarebbero grossi cambiamenti in termini di efficacia e sicurezza. Pare che la protezione sia garantita almeno per un anno dopo le due dosi previste (a 28 giorni di distanza), ma sono in corso studi per verificare l’ipotesi e al tempo stesso la possibilità di estendere la protezione con una terza dose. La somministrazione per il vaccino Moderna è permesso solo alle persone di età superiore ai 18 anni.
Entrambi i vaccini in circolazione si basano sulla tecnologia dell’Rna messaggero. L’mRna contiene le informazioni per sintetizzare la proteina Spike del virus, con l’obiettivo che questa venga riconosciuta come estranea dal sistema immunitario e quindi riesca a rispondere con la produzione di anticorpi.
Fonte immagine: Facebook – ISS