Turismo e movida fanno paura, ecco dove torna l’obbligo di mascherina all’aperto: il “coprifuoco dei dpi”

Turismo e movida fanno paura, ecco dove torna l’obbligo di mascherina all’aperto: il “coprifuoco dei dpi”

LATINA – Il turismo sicuro è lo slogan, evitare nuove restrizioni l’obiettivo. Crescono in Italia i provvedimenti locali che obbligano nuovamente l’utilizzo della mascherina all’aperto. Dopo il provvedimento del Premier Draghi che aveva sancito la fine di obbligo d’utilizzo per i dpi all’aria aperta, non sono mancati gli amministratori locali che hanno reinserito la misura limitatamente al territorio di loro competenza.

Si tratta principalmente di zone turistiche, prese d’assalto nel periodo estivo e che hanno (soprattutto a causa di ciò) registrato un notevole aumento dei contagi. Tra prevenzione, ripresa e turismo, bisogna stare accorti onde evitare un’altra catastrofe economica e sanitaria.

Dopo Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, anche nel Comune dell’Isola di Ponza e di San Felice Circeo, tra le mete turistiche più ambite del Lazio e della provincia di Latina, torna l’obbligo di mascherina all’aperto. Stessa misura adottata a Sperlonga (come l’anno scorso).

Si tratta di un provvedimento che “punta il dito” principalmente alla movida notturna, dato che è stata stabilita una fascia oraria nella quale anche all’aperto bisognerà tenere i dispositivi su naso e bocca.

Una sorta di coprifuoco della mascherina. San Felice Circeo ha ordinato l’obbligo di mascherina dalle 21 alle 5 nel centro storico, per garantire un turismo sicuro e permettere alle attività commerciali di lavorare (citando le parole del sindaco Schiboni). A Ponza, invece, i dpi saranno obbligatori 24 ore su 24.

Immagine di repertorio