ITALIA – Si fa sempre più insistente la voce di un possibile prolungamento dell’anno scolastico 2020/2021 fino al prossimo 30 giugno al fine di recuperare i giorni persi tra chiusure degli istituti scolastici e didattica a distanza a causa dell’emergenza Coronavirus.
Sarebbe essere questa, infatti, l’idea che il Premier incaricato Mario Draghi avrebbe proposto ai partiti in occasione del recente giro di consultazioni in vista della prossima costituzione del nuovo Governo.
Un’ipotesi ancora campata in aria, ma che pare aver già maturato opinioni contrastanti tra docenti e studenti a causa delle diverse difficoltà che i protagonisti dovrebbero affrontare, specialmente in quegli istituti nel Meridione dove l’afa e l’assenza di aria condizionata inciderebbero pesantemente.
Un’ipotesi già valutata dal ministro Azzolina
L’ipotesi di estendere l’anno scolastico fino alle prime settimane estive non è, comunque, una novità assoluta. Già nel mese di dicembre 2020 il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina aveva avanzato la possibilità di estendere le lezioni fino a giugno.
La proposta del ministro di rimandare la data di chiusura delle scuole era giunta in occasione di un’intervista rilasciata al programma L’Aria Di Domenica andata in onda su La7 (clicca qui per vedere il video).
“Sono le Regioni a essere competenti sul calendario regionale. Saranno le Regioni a deciderlo. Si può pensare, al massimo, a giugno“, aveva dichiarato il ministro Azzolina.
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