Riaperture in Italia, tra contagi e vaccinazione a rilento non c’è ancora una data. Speranza: “Niente illusioni”

Riaperture in Italia, tra contagi e vaccinazione a rilento non c’è ancora una data. Speranza: “Niente illusioni”

ITALIA – Le aperture rimangono ancora un miraggio in Italia e l’emergenza Covid continua a mantenere in “ostaggio” numerose categorie di lavoratori.

Non c’è ancora una data ben precisa e definitiva per le riaperture: questo, almeno, è quello che ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un’intervista per il Corriere della Sera.

Una brutta notizia che arriva dopo l’approvazione del Decreto Draghi di aprile, che conferma la linea del rigore e prolunga lo stop alle zone gialle almeno fino al 30 aprile.

“Dobbiamo dire la verità, non possiamo suscitare illusioni che finiscono per rivelarsi un boomerang”, ha detto il ministro Speranza nel corso dell’intervista. “Non c’è una data in cui tutto finisce magicamente. Ci vorrà molta gradualità, aggiunge poco dopo.

Anche se l’obiettivo sembra allontanarsi, Speranza continua a mostrarsi ottimista e a sperare nei risultati rapidi dell’accelerazione della campagna di vaccinazione. Lo stop alle zone gialle e le “nuove” chiusure, si sa, è il frutto dell’aumento dei contagi e dei problemi con i vaccini e solo quando questi problemi, soprattutto il secondo, saranno risolti almeno in parte si potrà cominciare a parlare di riaperture in modo concreto.

Immagine di repertorio