Mascherina negli uffici pubblici e per lavoratori fragili: la nuova circolare di Brunetta attiva da maggio

Mascherina negli uffici pubblici e per lavoratori fragili: la nuova circolare di Brunetta attiva da maggio

ITALIA – L’uso delle mascherine FFP2 negli uffici pubbliciè raccomandato, in particolare, per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive, per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni, per chi condivide la stanza con personale ‘fragile’, negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti“. Lo si legge nella circolare appena firmata dal ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta.

La circolare contiene indicazioni di carattere generale per una corretta e omogenea applicazione dell’ordinanza del ministro Speranza nei luoghi di lavoro pubblici. Ordinanza che contiene la raccomandazione all’utilizzo delle mascherine nei luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico senza tuttavia prevedere alcun obbligo specifico.

Sarà cura di ogni amministrazione impartire tempestivamente le necessarie misure operative, tenendo conto delle condizioni concrete dei luoghi di lavoro e delle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa dei propri dipendenti.

La mascherina è raccomandata anche per il personale che svolga la prestazione in stanze in comune con uno o più lavoratori, anche se si è solo in due, salvo che vi siano spazi tali da escludere affollamenti ma anche nel corso di riunioni in presenza. Va usata comunque se si è in coda, anche al bar o per entrare in ufficio e “in presenza di una qualsiasi sintomatologia che riguardi le vie respiratorie“.

I dispositivi di protezione non sono necessari – chiarisce la circolare – in caso di attività svolta all’aperto, in caso di disponibilità di stanza singola per il dipendente, in ambienti ampi, anche comuni (ad es. corridoi, scalinate) in cui non vi sia affollamento o si mantenga una distanza interpersonale congrua.

Ciascuna amministrazione – conclude la circolare – dovrà quindi adottare le misure che ritiene più aderenti alle esigenze di salute e di sicurezza sui luoghi di lavoro, tenendo ovviamente conto sia dell’evoluzione del contesto epidemiologico che delle prescrizioni di carattere sanitario eventualmente adottate, anche a livello locale, dalle competenti autorità“.

Fonte foto Facebook – Renato Brunetta