Covid, terza ondata a gennaio. Cartabellotta: “Rischiamo una strage, massimo rigore durante le feste”

Covid, terza ondata a gennaio. Cartabellotta: “Rischiamo una strage, massimo rigore durante le feste”

ITALIA – Siamo ancora nel vivo dell’emergenza sanitaria da Coronavirus con la seconda ondata che sta continuando a colpire l’Italia e già l’ipotesi di una terza ondata a gennaio si fa sempre più presente. Secondo i numeri, infatti, tra un mese, la situazione potrebbe essere peggiore di quella attuale.

Tutti gli inverni l’influenza affolla gli ospedali e a gennaio c’è il rischio di una strage se, invece di chiudere la seconda ondata di Covid, facciamo partire la terza“, dichiara Nino Cartabellotta, medico e presidente della Fondazione Gimbe, in un’intervista a La Stampa.

Per evitare il tutto c’è un unica strada: essere responsabili durante le feste per scongiurare il rischio di una terza ondata, cui si va inevitabilmente incontro se non si prendono gli opportuni provvedimenti.

Meglio non tentare di raggirare i divieti e di compiere ancora qualche sforzo prima di tornare alla tanto desiderata libertà. A gennaio, altrimenti, sarà tutto più difficile. “Bisogna scendere dal plateau della seconda ondata per scongiurare una terza ondata che parta avvantaggiata. Sarebbe un disastro per gli ospedali. Purtroppo siamo nella parte più buia del tunnel, che durerà diversi mesi in attesa del vaccino“, specifica Cartabellotta.

Entro l’anno dobbiamo aspettarci altri 15mila morti ed è da sottolineare la crescita di decessi tra under 60“, aggiunge. Inoltre, allo stato attuale, quello che preoccupa è l’aumento dei contagi di medici e operatori sanitari: “Ai primi di ottobre avevamo 32.615 operatori sanitari contagiati che ora sono diventati 75.572“. Non è affatto il momento di pensare che il virus stia scomparendo ma è bene mantenere alta la guardia.