Covid, Sicilia in zona rossa da lunedì: tra poche ore l’ufficialità, oggi l’Italia cambia colore

Covid, Sicilia in zona rossa da lunedì: tra poche ore l’ufficialità, oggi l’Italia cambia colore

ITALIA – Oggi è venerdì, ciò vuol dire che è prevista l’uscita del nuovo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità in merito all’incidenza dei contagi da Coronavirus (con dati relativi alla scorsa settimana) nelle varie regioni italiane. Le prime ipotesi parlano di una regione candidata a passare alla zona arancione, di due che quasi sicuramente non usciranno dalla rossa e di una che aspetta solo l’ufficialità per passare dalla prossima settimana nella fascia d’emergenza più alta di tutte. Da ricordare che con il Decreto aprile le zone gialle sono state abolite fino alla fine del mese.

Regioni in zona rossa

Al momento sono quattro le regioni in zona rossa in Italia. Si tratta di Campania, Sardegna, Valle d’Aosta e Puglia. Tra queste solo la Campania avrebbe dei dati che quasi certamente la porteranno in arancione, mentre la Puglia spera dato che è in bilico tra il rosso e l’arancione. Situazione diversa per Valle D’Aosta e Sardegna, che sono quasi sicure di non passare al livello d’emergenza più basso. L’isola, in particolar modo, è passata dal paradiso (la zona bianca) all’inferno (quasi riconferma della zona rossa) nel giro di un paio di mesi.

Regioni in zona arancione: il destino della Sicilia

Il resto delle regioni italiane si trova in zona arancione e tutte, tranne una, dovrebbero rimanere nell’attuale fascia di rischio Covid. Solo la Sicilia, come già accennato più volte, rischia seriamente di passare in zona rossa. Secondo gli ultimi dati sconfortanti si attenderebbe solo l’ufficialità dell’Iss per poter vedere nuovamente l’isola in lockdown. Migliore la situazione nelle altre regioni, con Lombardia, Lazio, Liguria, Veneto, Piemonte, Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Molise e Umbria e le province di Trento e Bolzano che avrebbero dati addirittura da zona gialla. Fermo restando che fino al 30 aprile non si potrà scendere sotto la soglia dell’arancione, i dati sono comunque confortanti per il futuro, in vista della sempre più probabile riapertura graduale prevista per maggio soprattutto per quelle regioni più “virtuose” che oltre ad avere ottimi dati dal punto di vista dei contagi sono anche in tempo sulla tabella di marcia della campagna vaccinale. Emblematico, in tal senso, l’esempio della Calabria, la quale arriva al venerdì con dati ottimi, ma un gran ritardo nella campagna vaccinale.

Indice Rt Italia

Sembrerebbe che l’indice Rt sia ulteriormente in calo in tutta Italia. Nel territorio nazionale, infatti, sarebbe sceso a 0,85 rispetto allo 0,92 della settimana precedente. In leggera discesa anche l’incidenza dei contagi ogni 100mila abitanti, calata a 182. Ancora critico, però, il livello di occupazione delle Terapie Intensive. Il ministro Speranza in tal senso ha detto che “l’ultimo monitoraggio dopo 4 settimane di misure severe, segnala che le terapie intensive sono ancora al 41% di occupazione: è un dato che dovrebbe far riflettere chi dice che abbiamo adottato misure troppo severe“.

Immagine di repertorio