Covid, passaporto vaccinale pronto a diventare realtà nell’UE. Draghi al Consiglio europeo: “Priorità vaccini”

Covid, passaporto vaccinale pronto a diventare realtà nell’UE. Draghi al Consiglio europeo: “Priorità vaccini”

ITALIA – Il passaporto vaccinale sembra essere pronto a diventare realtà: è arrivato nelle scorse ore, infatti, il via libera ufficiale da parte dell’Unione Europea.

Il progetto, lanciato e voluto con forza dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, prevede un documento digitale che certifichi l’avvenuto vaccino Covid.

È importante precisare che non è prevista alcuna forma di discriminazione per chi ne sarà sprovvisto: il passaporto vaccinale, infatti, cercherà soltanto di essere un supporto agli spostamenti e ai viaggi, non un ostacolo per chi non lo possiede, cioè chi non ha voluto o potuto sottoporsi alla vaccinazione contro il Coronavirus.

L’obiettivo è quello di avere il passaporto pronto già entro l’estate, così da far ripartire il settore viaggi, uno degli innumerevoli settori messi in ginocchio dalla pandemia. Il documento sarà valido in ambito UE, ma non si esclude la possibilità di accordi con Paesi extra-UE.

Cosa prevede il passaporto vaccinale? Come cambieranno i viaggi per chi lo possiede? Naturalmente, come già precisato, non è previsto alcun divieto di spostamento per chi non possiede il passaporto vaccinale. Sono tuttavia previste delle limitazioni per la sicurezza sanitaria, come la necessità di sottoporsi a tampone o a un periodo di quarantena dopo il viaggio (in base a quanto stabilito dal Paese d’arrivo del singolo). Misure che sono già in vigore nella maggior parte dei luoghi, ma che potrebbero non essere solo un ricordo per i vaccinati a breve. O almeno questo è ciò che sperano le autorità europee.

Nelle prossime settimane sarà necessario definire i contorni di questo progetto, stabilendo un protocollo comune e forse un portale digitale ad hoc.

Il tema è già stato discusso nell’ultima riunione in videoconferenza del Consiglio europeo, il primo da premier per Mario Draghi. Il presidente del Consiglio ha espresso la volontà e la necessità di adoperare al più presto misure per consentire la vaccinazione di massa. Questa la priorità del momento, assieme al rilancio dell’economia. Da qui anche la linea dura contro le aziende farmaceutiche inadempienti, condivisa da diversi leader europei.

Immagine di repertorio