Coronavirus nelle lacrime di un bambino: il primo caso in uno studio italiano – DETTAGLI

Coronavirus nelle lacrime di un bambino: il primo caso in uno studio italiano – DETTAGLI

ITALIA – Tracce di Coronavirus nelle lacrime di un bambino: è l’incredibile risultato annunciato in seguito a uno studio pubblicato sull’European Journal of Ophthalmology, condotto dai medici del Policlinico San Matteo di Pavia e dai ricercatori della fondazione IRCSS.

Si tratta del “primo caso di identificazione di Sars-CoV-2 in un campione oculare di paziente pediatrico”, secondo quanto specificato nello studio (clicca qui per visualizzare il testo originale, in lingua inglese).

Il paziente al centro dell’episodio, che ha stupito l’intera comunità scientifica (e non solo) è un bambino di 11 anni. Pare che l’11enne si fosse sottoposto alle indagini mediche a causa di contatti stretti e prolungati con un membro della famiglia positivo al Coronavirus.

Nessun sintomo né segno di infezione in apparenza. Eppure il tampone rino-faringeo è risultato poi positivo. Sarebbero stati il bruciore e altri fastidi lievi agli occhi a mettere in allerta i medici dell’ospedale di Pavia, spingendoli ad approfondire la questione. Così è stato eseguito anche un tampone congiuntivale, anche quello positivo.

La traccia di Covid-19 nel campione oculare ha dimostrato che il virus potrebbe essere rilevato anche attraverso campioni congiuntivali. Nel complesso, nel periodo tra marzo e maggio sono stati valutati 8 casi. Secondo quanto emerso dai risultati, le manifestazioni oculari sarebbero più lievi nei bambini rispetto agli adulti.

La domanda di molti adesso è: anche le lacrime possono diventare veicolo di trasmissione del virus? Questo non è ancora chiaro, ma lo studio sul caso dell’11enne ha sicuramente aperto nuove strade per proseguire la ricerca in merito.

Immagine di repertorio