ITALIA – Sarà senza ombra di dubbio un Natale diverso dal passato, con regole stringenti per tentare di contenere i contagi da Coronavirus durante le festività che, vuoi o non vuoi, comportano riunioni familiari e rischi assembramenti.
Ecco, quindi, quali potrebbero essere le nuove regole per Natale e Capodanno, valevoli per tutta Italia, in attesa del nuovo DPCM. Nel frattempo, si modificano le aree di rischio per alcune regioni, tra cui la Sicilia che, da domani, sarà gialla.
Dimentichiamoci i cenoni con tanti invitati: si potrà essere in 6 massimo (esclusi i bambini), solo tra parenti stretti (genitori, figli, fratelli e sorelle) con tracciamento dei presenti, soprattutto quelli che potrebbero aver avuto contatti con positivi nei giorni precedenti.
No ai baci e agli abbracci, sì al distanziamento ove possibile, sulla scia del buon senso e della responsabilità di ciascuno.
Per quanto riguarda il coprifuoco, fissato al momento dalle 22 alle 05 del mattino, potrebbe esserci una parziale deroga. Potrebbe essere posticipato alle 23 (o 22,30) almeno nei giorni prettamente di festa.
Si lavora, però, su questo fronte per garantire anche gli spostamenti tra Regioni, almeno per ricongiungersi con la propria famiglia.
No anche alla messa di Natale, del tutto vietata, e all’ipotesi di anticipare la celebrazione di qualche ora. Questa scelta, però, ha fatto discutere molto e si vedrà se sarà inserita nel nuovo DPCM oppure no.
Nello specifico, il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia si è espresso su un’eventuale messa anticipata ed è subito boom di polemiche. Ha dichiarato: “Seguire la messa, e lo dico da cattolico, due ore prima o far nascere Gesù bambino due ore prima non è eresia. Eresia è non accorgersi dei malati, delle difficoltà dei medici, della gente che soffre. Il Natale non si fa con il cronometro ma è un atto di fede“.
A questo si contrappone, però, ad esempio, Giorgia Meloni che su Twitter scrive: “Già che ci siamo perché non festeggiare Capodanno spostando le lancette dell’orologio avanti come in un film di Fantozzi?“.
Ancora chiusi gli impianti sciistici, almeno fino al 20 gennaio, data in cui – verosimilmente – dovrebbero riaprire, salvo impedimenti legati all’emergenza sanitaria.
In teoria, proprio per quel periodo, si temerebbe un nuovo picco ma se questo non si verificherà si potrà ragionare sul graduale ripristino della normalità, partendo anche dagli impianti sciistici.
Immagini di repertorio
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