ITALIA – Il Coronavirus, e in particolar modo le varianti Covid inglese, brasiliana e sudafricana, preoccupano e non poco l’Italia. Silvio Bursaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, in tal senso, ha parlato di un possibile inasprimento delle restrizioni per tutto il Paese. La data chiave sarebbe quella del 25 febbraio, giorno in cui scade il divieto di spostamento tra regioni e che delineerà la strategia del nuovo Premier Mario Draghi riguardo la gestione delle restrizioni anti pandemia. La proposta è quella di tutta Italia in zona arancione per qualche settimana per limitare gli spostamenti e, conseguentemente, il numero dei contagi e sembrerebbe essere stata presa in considerazione da Roberto Speranza.
Questo perché l’ultimo bollettino ha generato non poche preoccupazioni tra gli esperti. Ieri i dati parlavano di 15.500 casi e 353 morti con un tasso di positività al 5,2%, oltre che un aumento dei ricoveri in Terapia Intensiva (+14). L’Rt nazionale sarebbe prossimo all’1 e l’ultimo aggiornamento ha fatto finire in zona arancione Emilia Romagna, Campania e Molise.
Nel nuovo aumento dei contagi, secondo quanto detto dal sopracitato Brusaferro, ha giocato un ruolo fondamentale la diffusione delle nuove varianti, con quella inglese in cima alla lista e che “diventerà dominante” – le dichiarazioni del presidente dell’Iss.
Intanto aumentano le zone arancioni e quelle rosse locali. Le province di Bolzano, Perugia, Pescara e Chieti e diversi comuni in Lombardia, Molise, Lazio e Piemonte sono entrati nella fascia d’emergenza più alta. C’è preoccupazione anche per le zone gialle rimaste, tra le quali c’è anche la Sicilia, soprattutto per i possibili assembramenti del fine settimana.
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