“Il diritto all’oblio del paziente oncologico: perché è necessaria una legge”, convegno del Rotary Club Catania Domo 150

“Il diritto all’oblio del paziente oncologico: perché è necessaria una legge”, convegno del Rotary Club Catania Domo 150

CATANIA – Il Rotary Club Catania Domo 150, presidente Franco Pepe, ha organizzato, con la conduzione del dottore Angelo Aliamo, all’Hotel Mercure di Catania in data 5 novembre il convegno dal titolo “Il diritto all’oblio del paziente oncologico: perché è necessaria una legge“.

Il relatore Roberto Bordonaro, direttore dell’unità complessa di oncologia medica dell’ARNAS Garibaldi di Catania, ha evidenziato che in Italia su 2.600.000 individui, che hanno avuto il cancro, il 27% circa è considerato dalla scienza, sulla base di rigidi criteri sul tipo di tumore e sulla distanza intercorsa dalla diagnosi e trattamento, guarito, con probabilità di morire nel corso della restante vita sovrapponibile a quella di un individuo della medesima età che non è stato affetto da cancro.

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In foto il relatore Roberto Bordonaro

Nonostante questo i cittadini che hanno avuto un cancro, sebbene guariti, continuano ad essere discriminati poiché, ad esempio, nella richiesta di un finanziamento, del mutuo per l’acquisto di un immobile od ancora per stipulare un’assicurazione sulla vita, è richiesto di indicare quel dato anamnestico, al cui rilievo, nonostante la guarigione, segue spesso il rifiuto della richiesta da parte delle agenzie assicurative o degli istituti finanziari.

Anche nel percorso dell’adozione l’aver avuto un cancro può di fatto creare difficoltà con il non accoglimento della domanda. La conseguenza è la grave limitazione al progetto di vita, particolarmente grave nei cittadini che hanno avuto un cancro in giovane età. Vi è quindi la necessità di una legge che sancisca il cosiddetto diritto all’oblio del paziente oncologico, cioè renda lecito al soggetto trattato con successo da un cancro e considerato guarito dalla scienza, non indicare nei questionari richiesti da banche ed assicurazioni quel dato clinico.

La promulgazione di una simile legge è sollecitata da anni dalle direttive della Comunità Europea e già alcuni stati quali Francia, Portogallo, Olanda e Belgio hanno approvato leggi dedicate al tema. Il successivo intervento dell’avvocato.

Nel secondo intervento Antonio Fiumefreddo ha chiarito dettagliatamente gli aspetti giuridici della problematica ed i contenuti con le specifiche implicazioni pratiche dei 3 progetti di legge depositati nel Parlamento italiano durante la precedente legislatura. Padre Grimaldi alla fine ha ampiamente dissertato sul significato e sul valore della memoria nella prospettiva di uomo di chiesa e cultore di scienze.

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In foto Antonio Fiumefreddo

Il successivo dibattito con il numeroso pubblico ha arricchito il convegno di ulteriori interessanti contributi. In particolare il dottore Angelo Pellicanò ha rilevato che i progetti di legge sono stati presentati da politici appartenenti a tutti gli schieramenti politici e ciò indica la diffusa sensibilità della classe politica su questo argomento.

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In foto il dottore Angelo Pellicanò

Si è quindi auspicato che la comunità rotariana italiana, forte del numero e della qualità dei soci, sempre sensibili al bene collettivo ed alla rimozione delle barriere che creano discriminazione, possa contribuire con altre iniziative significative e concrete nell’ottenimento in tempi rapidi della legge sul diritto all’oblio del paziente oncologico.