Giovanni Falcone, 25 anni dalla scomparsa ma il ricordo non deve morire: tutte le commemorazioni in Sicilia

Giovanni Falcone, 25 anni dalla scomparsa ma il ricordo non deve morire: tutte le commemorazioni in Sicilia

SICILIA – Sono passati 25 anni, un quarto di secolo, dalla strage di Capaci, dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Numerose le iniziative rivolte alla memoria in tutta l’Isola.

Partiamo da Palermo dove le manifestazioni previste sono numerose. Si è già svolto alle ore 9 nell’aula Bunker del carcere Ucciardone un convegno a cui hanno partecipato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del Senato, Pietro Grasso, il ministro dell’istruzione, Valeria Fedeli, e del ministro dell’interno Marco Minniti.

Nel pomeriggio poi è previsto l’arrivo di oltre 70 mila studenti da tutta l’Italia, molti dei quali sono sbarcati dalla “Nave della Legalità”. Si svolgeranno quindi due cortei programmati per oggi. Il primo partirà alle 15,45 da via D’Amelio (dove fu assassinato Paolo Borsellino insieme ai cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina) mentre il secondo avrà inizio alle ore 16,30 dall’Aula Bunker del carcere Ucciardone. Entrambi i cortei si ricongiungeranno all’Albero Falcone dove alle 17,58, ora esatta della strage, verrà osservato un minuto di silenzio.

Spostiamoci ora a Catania dove alle ore 17:00 partirà la “Marcia in memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e le loro scorte” organizzato dagli scout agesci. Alle ore 19, invece, l’appuntamento è spostato a piazza Verga, sulle scalinate del tribunale; la manifestazione, che si svolge ogni anno, quest’anno si arricchisce della collaborazione con Nuova Acropoli nell’ambito delle Iniziative “Capaci X Cambiare” e dell’Associazione Nazionale Magistrati. Ci sarà anche spazio per la musica con l’esibizione degli studenti del Liceo Musicale Angelo Musco, della cantautrice Francesca Prestia e della band Archinuè.  Iniziativa anche alla “San Domenico Savio” di San Gregorio di Catania dove i ragazzi hanno assistito all’incontro dal titolo: “Dalla denunzia al processo: magistrati e avvocati strumenti a tutela della verità”, sotto lo slogan “Palermo chiama Italia e San Gregorio risponde” i giovani studenti, che indossavano una maglietta con la scritta “Noi NO”, hanno preso parte ad una conferenza tenuta dal magistrato Fabrizio Aliotta, sostituto procuratore della Repubblica di Catania, dall’avv. Penalista presso il Foro di Catania, Ivan Albo nonché assessore all’Istruzione del Comune di San Gregorio, con la partecipazione del sindaco di San Gregorio, Carmelo Corsaro. Coordinatrice la preside Daniela Fonti.

Sobria ma intensa la celebrazione del a Modica, nell’atrio di palazzo San Domenico. Presenti il sindaco, Ignazio Abbate, alte cariche istituzionali, cittadini e studenti.

Il corteo, composto anche dagli alunni della scuola elementare “Paolo Orsi” di Siracusa in gita a Modica, si è snodato lungo il Corso Umberto e che è stato accolto dai bambini delle elementari del plesso “Santa Marta” e dalla banda del Liceo Musicale “G.Verga” di Modica in Piazza Corrado Rizzone dove si trova la lapide rievocativa la strage di Capaci.

Il sindaco ha deposto una corona d’alloro nel mentre le note del silenzio di ordinanza hanno aperto un momento di grande commozione e riflessione.

Evento anche a Biancavilla dove centinaia di studenti di tutte le scuole della città si sono dati appuntamento in piazza Roma per poi dare vita ad un lungo corteo, con cori, striscioni e slogan inneggianti ai giudici Falcone e Borsellino. Si è registrata una partecipazione al di là di ogni aspettativa, con un coinvolgimento di buona parte delle classi degli istituti scolastici che, in piazza Falcone e Borsellino, hanno recitato poesie, letto messaggi e ripreso alcuni degli interventi più noti dei due giudici. Gli stessi alunni hanno realizzato biglietti e immagini che sono stati collocati in un albero della piazza, altri, invece, sono stati fatti volare insieme a tanti palloncini. Insomma, una giornata che si è trasformata in una festa.

Da Ragusa arriva il messaggio di Art. 1 MDP che “intende assumere come priorità la lotta alle mafie e alla corruzione intraprendendo un percorso di iniziative specifiche (dalla vicenda oscura dello scioglimento del comune di Scicli alla richiesta, del Tavolo Verde, di accesso, ai sensi della normativa antimafia, al Mercato di Vittoria) ed azioni concrete finalizzate a questo obiettivo”.

Messaggio di cordiglio anche da parte del Consiglio Comunale di Agrigento.

Alle 20.30 Rai 1 trasmetterà in diretta  da via D’Amelio “Falcone e Borsellino” un programma che sarà condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano.

 «Navigate nel mare della legalità. Avrete sì, tante amarezze, ma anche grandi soddisfazioni». Si rivolge così agli studenti Nunzio Sarpietro, presidente dei Gip del Tribunale di Catania, nel corso dell’incontro in ricordo delle vittime di mafia organizzato dall’Associazione Nazionale Antimafia Alfredo Agosta all’istituto Guglielmo Marconi di Catania.

Insieme al presidente dei Gip Nunzio Sarpietro, erano presenti l’avvocato Mariolina Malgioglio, il dirigente scolastico Ugo Pirrone e il dott. Giuseppe Agosta, figlio del maresciallo Alfredo Agosta, anch’egli vittima di mafia.

Evento anche a Messina alla presenza del sindaco, Renato Accorinti, domani, mercoledì 24 alle ore 10, presso il bene confiscato alla mafia di via Roosevelt n. 6, si svolgerà l’incontro “Il giorno dopo” in memoria delle vittime della strage di Capaci. L’evento, aperto alla cittadinanza, è promosso dal comitato Addiopizzo Messina Onlus, e si terrà non a caso “Il giorno dopo” l’anniversario dell’attentato a Palermo, per sottolineare gli accadimenti che seguirono in conseguenza alla strage. All’incontro parteciperanno la consulta provinciale degli studenti e Antonio Vassallo, il fotografo che con i suoi scatti avrebbe potuto documentare il tragico scenario dell’attentato, se le immagini non gli fossero state sottratte in circostanze ancora oggi avvolte dal mistero.