ENNA – Avranno luogo domani pomeriggio alle 15,30 – nella Chiesa Madre di Pietraperzia – i funerali di Margherita Margani, la donna di 62 anni uccisa dalla nuora nei giorni scorsi con diversi fendenti alla gola.
Alle 12 di oggi la salma arriverà nell’abitazione di via Ville.
“Mi sono difesa da un’aggressione”
L’udienza di convalida per la nuora, accusata di aver ucciso la suocera con un coltello e un paio di forbici, si è tenuta nelle scorse ore di fronte al G.I.P. del Tribunale di Enna. Durante l’udienza, Laura Di Dio, ha affermato di aver agito in difesa dell’aggressione da parte della suocera. Il giudice valuterà la richiesta dell’Avvocato della Di Dio di concedere i domiciliari per la donna, madre di una bimba di 5 anni.
Nonostante il marito abbia dichiarato che la moglie soffrisse di depressione da anni, non era mai stata curata da un professionista.
Ieri l’autopsia sul corpo della vittima all’obitorio dell’ospedale di Enna, eseguita dal medico legale Giuseppe Ragazzi e sotto la supervisione del legale della famiglia della vittima, Angelo També.
La famiglia della Di Dio conferma che la Margani non aveva perdonato la nuora per aver causato l’arresto del figlio Cristian Arnone, che aveva sparato al fratello (il marito della Di Dio) per difendere la cognata maltrattata durante la gravidanza. Cristian ha chiesto e ottenuto l’autorizzazione a vedere la madre per l’ultima volta prima dell’autopsia.
Diverse informazioni sul comportamento della Di Dio dopo aver ucciso la suocera sono emerse in queste ore: sembra che Laura si sia seduta sul corpo della vittima di 62 anni fumando una sigaretta. Il marito, Francesco Arnone, ha dichiarato che negli ultimi tempi, a causa della sua instabilità mentale, non lasciava i figli con lei di notte per paura che potesse far loro del male. Ha detto che Laura si alzava di notte, dormiva poco e a volte mangiava quando voleva e aveva seriamente considerato di cercare l’aiuto di uno specialista.
Francesco Arnone ha dichiarato di amare sua moglie e che la tragedia non ha nulla a che fare con gli eventi che hanno coinvolto suo fratello Christian anni fa. Nel 2018, la famiglia Arnone ha visto una sparatoria tra fratelli, in cui Christian ha agito per proteggere sua cognata Laura, che veniva maltrattata dal marito durante la gravidanza.
Francesco sostiene di aver fatto il massimo per la donna nonostante i suoi disturbi depressivi che erano comparsi un anno e mezzo prima.
Il sindaco di Pietraperzia, Salvuccio Messina, ha dichiarato che la comunità e lui stesso sono rimasti scioccati per la tragedia.
In foto la vittima e il luogo del delitto