NICOSIA – Paura a Nicosia (Enna), dove una dottoressa dell’Inps è stata aggredita verbalmente e fisicamente da un dipendente pubblico, in malattia, durante una visita domiciliare.
L’avrebbe insultata e poi spinta al muro: questi gli elementi di paura che la vittima ha vissuto durante una semplice visita che si stava trasformando in tragedia. A fermare l’aggressione, il marito della donna che, sentendo le urla di quest’ultima, è corso in suo soccorso.
“Ci troviamo – dice la Fp Cgil Sicilia – di fronte all’ennesima espressione di violenza, verbale e fisica, nei confronti del Personale Medico e Sanitario, preso di mira durante l’espletamento della propria attività“.
“È un fenomeno non più tollerabile che non trova alcuna giustificazione, rispetto al quale occorre una adeguata e ferma risposta da parte delle istituzioni e autorità competenti“, prosegue.
“Condanniamo ogni forma di prepotenza e prevaricazione ai danni di lavoratrici e lavoratori pubblici, che affrontano quotidianamente situazioni difficili, le cui conseguenze si traducono con frequenza, come nel caso della dottoressa di Nicosia, in danni fisici ma anche in disagi sotto il profilo piscologico“, conclude.
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