Foto di repertorio
PIETRAPERZIA – Lacrime e dolore per le cinque vittime del Coronavirus che in un mese si è rivelato fatale per i componenti dello stesso nucleo familiare residente a Pietraperzia (Enna).
Nel pomeriggio si sono svolti i funerali che, previsti per le 15,30, sono stati celebrati in ricordo delle due donne decedute: madre e figlia, morte a distanza di poche ore l’una dall’altra.
Le due donne avrebbero avuto paura di vaccinarsi e quindi non si sono mai sottoposte alle dosi previste. A spiegarlo è il cognato di una delle due vittime, rimasto vedovo lo scorso 22 gennaio: “Mia moglie e mia cognata – ha affermato – erano due donne straordinarie. Con mia moglie ne avevamo parlato tante volte ma non è riuscita a vincere la sua paura“.
“Com’è possibile – ha continuato – che di cinque nessuno si sia salvato? Perché a telefono, due giorni prima mi hanno detto che andava meglio, che comunque, il fatto che mia moglie non avesse altre patologie era un fatto positivo e poi mi hanno chiamato per dirmi che era morta?“.
“Abbiano fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità – ha affermato al telefono il direttore sanitario dell’Umberto I di Enna, Emanuele Cassarà – sono stati curati con tutti i mezzi farmacologici, e non, a nostra disposizione, come curiamo tutti, vaccinati e non vaccinati“.
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