ENNA – I carabinieri della Compagnia di Piazza Armerina hanno notificato a quattro persone, tre di Piazza Armerina ed una di Aidone, il provvedimento di sospensione dell’erogazione del beneficio disposto dall’autorità giudiziaria di Enna. Infatti, il novellato art. 7-ter del D. L. n. 4 del 2019 convertito nella Legge n. 26 del 28.03.2019, prevede la sospensione del beneficio del Reddito di Cittadinanza in caso di condanna o applicazione di misura cautelare personale, anche adottata a seguito di convalida dell’arresto o del fermo, nonché nei confronti del condannato con sentenza non definitiva per taluno dei delitti indicati dall’art. 7, comma 3.
La norma prevede che la medesima sospensione si applica anche dei confronti del beneficiario o del richiedente dichiarato latitante o che si è sottratto volontariamente all’esecuzione della pena. Una volta quindi accertato lo status di richiedente o beneficiario del Reddito di Cittadinanza, nei confronti della persona arrestata, l’autorità giudiziaria adotterà il provvedimento di sospensione del beneficio e l’INPS ne sospenderà l’erogazione.
L’arresto dei tre soggetti
I tre uomini di Piazza Armerina erano stati arrestati dai militari della Stazione di Piazza Armerina lo scorso 9 marzo, a seguito della violenta rissa nella quale erano rimasti coinvolti il 7 febbraio precedente nei pressi di un bar del centro cittadino. I tre iniziavano ad azzuffarsi davanti a decine di persone presenti e ad alcune famiglie con bambini intenti a giocare sulle giostre del vicino parco giochi. Ai tre cittadini piazzesi, pregiudicati, è stata pertanto sospesa l’erogazione del Reddito di Cittadinanza.
La quarta persona, residente in Aidone, era stata arrestata lo scorso 11 marzo 2021 dai carabinieri della locale Stazione che erano intervenuti in pieno centro cittadino per fermare l’uomo, visibilmente ubriaco ed armato di martello che minacciava i passanti. Alla vista dei militari, l’uomo gli si era scagliava contro, minacciandoli di morte e spintonandoli. Immediatamente bloccato, veniva arrestato con le accuse di violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti ad offendere. Anche per lui, l’autorità giudiziaria di Enna ha disposto la sospensione del Reddito di Cittadinanza.
Le valutazioni per le quali è stata notificata la sospensione del Reddito di Cittadinanza sono fondate su un evidente giudizio di pericolosità dei soggetti, insito nell’applicazione delle misure cautelari. Anche sulla percezione del Reddito di Cittadinanza i militari del Comando Provinciale di Enna e della Compagnia di Piazza Armerina, in collaborazione con i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Enna, già da tempo, stanno effettuando una serie di controlli finalizzati a scoprire i soggetti che percepiscono indebitamente tale beneficio.