È morto “U Tistuni”, il boss palermitano Pietro Vernengo: dal furto storico alla fuga dall’ospedale

È morto “U Tistuni”, il boss palermitano Pietro Vernengo: dal furto storico alla fuga dall’ospedale

PALERMO – È morto all’età di 81 anni lo storico boss palermitano del quartiere di Santa Maria di Gesù, Pietro Vernengo, anche conosciuto con il classico soprannome di “U Tistuni” (il Testone), all’interno di una struttura assistenziale del capoluogo siciliano.

Gli episodi “storici” di Vernengo

1969 la scomparsa della “Natività” di Caravaggio

Il motivo maggiormente accostato a Vernengo è datato 1969, quando avvenne uno dei furti più importanti della storia della Mafia: la Natività di Caravaggio all’interno dell’Oratorio di San Lorenzo, ubicato nel mandamento Kalsa. Di tutto ciò ad oggi non esistono tracce di dove possa essere il celebre quadro di Michelangelo Merisi, si dice che per un periodo sia stato custodito all’interno della fabbrica del ghiaccio appartenente proprio a lui.

oratorio Lorenzo riproduzione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il coinvolgimento all’interno del maxi processo

Fra i tanti celebri boss protagonisti del maxi processo ci fu anche Vernengo. Fu accusato di essere responsabile di molti omicidi, all’interno del più importante processo di Mafia dell’epoca, lo si ricorda per un episodio datato ed accaduto nel 1981: l’omicidio di Antonino Rugnetta.

Di Vernengo è fondamentale ricordare la pena massima durante il maxi processo, di cui era uno degli Imputati più importanti grazie alle testimonianze di noti pentiti che collaborarono all’interno di quello che probabilmente è stato il processo “spartiacque” di quell’epoca. Eppure Vernengo fu condannato “soltanto” per l’omicidio di Antonino Rugnetta, ucciso nel 1981 e ricordato per la “vicinanza” al collaboratore di giustizia Totuccio Contorno e per la stoica testimonianza della madre di Rugnetta stesso, Vita, all’interno dell’aulabunker, ottenendo la giustizia auspicata.

1991 la fuga dall’ospedale

Altro episodio celebre di Vernengo fu nel 1991, quando scappò dal noto plesso dell’ospedale Civico di Palermo, fu ritrovato circa un mese dopo nei pressi della zona di Ponte Ammiraglio, quartiere familiare a lui; questa fuga pare che fu determinante nell’aumento di strette nei confronti dei soggetti legati a questo tipo di vicende.

In foto Vernengo