CATANIA – Si è concluso lo sciame sismico iniziato stamani nella provincia di Catania e conclusosi a metà mattinata. A comunicarlo sono gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio etneo, che spiegano come “non sono stati registrati altri terremoti attribuibili allo sciame in questione. Inoltre, non sussistendo più le condizioni di sciame sismico, tale fenomenologia può considerarsi conclusa (fine sciame)“.
L’attività sismica è stata registrata a partire dalle 4,34,41 UTC di oggi. Gli eventi localizzati a partire da quell’orario sono i seguenti:
Un terremoto di magnitudo ML 4.0 è stato registrato dalle stazioni della Rete Sismica Nazionale alle ore 6,44 italiane di oggi. L’epicentro è stato localizzato nella Valle del Bove, a 6 km da Milo (CT), con ipocentro a una profondità di circa 6 km. La città di Catania si trova a circa 27 km a sud dell’epicentro.
L’evento è avvenuto in un’area caratterizzata da una sismicità diffusa correlabile all’attività vulcanica dell’Etna e alle strutture tettoniche adiacenti. È stato preceduto da un evento di magnitudo 2.8 alle 6,34 e successivamente sono stati localizzati altri sei eventi di magnitudo compresa tra 2.5 e 1.6, il cui segnale è evidente nella figura sottostante che rappresenta la traccia registrata dalle ore 6 di oggi alla stazione sismica di ESVO (Monte Scavo).
Ogni riga rappresenta 15 minuti di registrazione e ogni minuto è separato dalle linee verticali. Gli orari sono espressi in UTC. Pertanto per ottenere l’ora locale occorre aggiungere 2 ore (ora legale).
Da un punto di vista della sismicità storica (catalogo Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani CPTI15), nell’area epicentrale attuale non sono avvenuti in passato eventi molto forti, contrariamente a quanto riportato per i settori orientale e meridionale. Sono tuttavia riportati numerosi eventi di magnitudo inferiore a 5, come si vede nella figura sotto.
In base al modello di pericolosità per il territorio nazionale, (espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi) la pericolosità sismica di questa area è considerata alta.
Questo terremoto è stato ampiamente risentito nell’area della costa catanese.
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