CATANIA – Condividere un mezzo di trasporto, a metà tra taxi e autobus pubblico ma con le tariffe di quest’ultimo, per ridurre il numero di vetture in circolazione e dunque abbattere l’emissione di gas inquinanti.
È l’obiettivo del sistema Mvmant, progetto pilota dell’azienda Edisonweb, idea nata a Mirabella Imbaccari, piccolo comune del Catanese con meno di 5mila abitanti, e sviluppata a Stoccarda, in Germania, dove c’è l’ufficio commerciale.
Il progetto è stato supportato dall’Unione europea nell’ambito del programma di accelerazione fiware/frontiercities dedicato a smart city e mobilità sostenibile.
Per venti giorni il sistema è stato sperimentato a Ragusa con Mercedes-Benz vans che ha messo a disposizione quattro veicoli, consentendo agli utenti di spostarsi in maniera gratuita dalle periferie ai due centri storici.
Risultato? 2.200 iscritti, oltre 150 utenti in media al giorno, 13 tonnellate di Co2 risparmiate. Il servizio supera i limiti del car sharing e del car pooling e risolve la conflittualità che si è creata per esempio nel caso di Uber, in quanto il modello prevede che i mezzi siano guidati da tassisti o dipendenti del trasporto pubblico.
“Il nostro è un servizio di sharing ma in un piano regolamentato – spiega Riccardo D’Angelo, ceo di Edisonweb – Durante i viaggi gli utenti interloquivano e socializzavano, senza nervi da traffico o ansie per il parcheggio. Per adesso proseguiremo la sperimentazione in altre città europee, tra cui Berlino. A Dubai l’azienda di trasporto pubblico svilupperebbe l’idea in vista di Expo 2020″.