CATANIA – È scattato ieri il rush finale per dare una nuova vita al Catania che verrà, e la scorsa mattina alle ore 13 con le 4 PEC inviate tra cui una quinta dell’ultimo momento, a Palazzo degli Elefanti, su cui si valuterà la migliore offerta degli imprenditori tra cui solo uno potrà far ripartire il calcio nel capoluogo etneo.
Gli obiettivi erano semplici: un buon business plan, solidità economica duratura, un buon progetto, ma soprattutto un fatturato degno di nota, diciamo con tanti zeri.
Per molti tifosi o scommettitori del caso, la scelta sembra più o meno scontata, ma non si sa mai. Infatti, ogni progetto presentato è differente e può succedere di tutto, la parola al Comune che deciderà il profilo migliore tra questi elencati:
Quella di Maestri, è stata la primissima offerta presentata al bando. Infatti, è stata presentata nel pomeriggio di venerdì alle ore 17,31; uno dei primi che assieme a Giovannone (che citeremo in seguito) aveva già messo le mani avanti per un’offerta in vista della data fatidica di ieri. Guidato dall’avvocato Luigi Ferlito, Fabio Maestri si presenta come un imprenditore nel campo dell’energia in generale, non solo termovalorizzatori ma anche con società con ottimi risultati ottenuti nel tempo.
Benchè, non presenti esperienze degne di nota nel mondo del calcio, si definisce un appassionato della disciplina e parecchio legato alla città di Catania. Inoltre, Ferlito ha aggiunto “Il mio assistito avrà la quota di maggioranza, quella di minoranza sarà pari a circa il 20%. Non ci saranno altri imprenditori, c’è il riferimento a società che fanno capo a questa figura e che sono a lui collegate“.
Quello di Maestri, sarà un investimento programmato con una nuova società che sarà appositamente costituita e finanziata, continua ancora Ferlito:”Vogliamo dimostrare che ci sono società di sua proprietà, con un’importante forza economica, che lo rendono credibile a livello individuale. La quota di minoranza? C’è una compagine che verrà formata attraverso due soci, lui e un’altra figura che avrà appunto la restante quota“.
La sua PEC di candidatura è arrivata nella notte. Manuele Ilari, imprenditore romano di varie sale cinematografiche appartenenti alla UECI, tra Lazio, Sicilia (Ragusa) e Sardegna (nel comune di Iglesias). Avrebbe proposto una forma di coinvolgimento della tifoseria tramite azionariato popolare , tra cui anche una piattaforma streaming per seguire le gare dei rossazzurri su un apposito canale.
Del progetto di Ilari, farebbero parte anche Antonio Tempestilli (ex calciatore di Serie A e dirigente per oltre vent’anni della Roma) e del D.S. Giuseppe Bifulco, ex Roma e Napoli. All’interno, ci sarebbe, inoltre, anche la presenza di un noto imprenditore internazionale che opera nel mondo della moda.
L’obiettivo è anche quello di creare una sinergia col quartiere di Tor di Quinto a Roma, fucina di talenti (vincitrice di sei scudetti giovanili) e grandi campioni (tra i quali Marco Materazzi e Massimo Oddo).
L’imprenditore capitolino è stato affiancato dall’avvocato Gioacchino Amato di Deloitte Legal (advisor legale), poi, Rosario De Maio e Marco Messina di Iniziativa (advisor finanziari).
Uscito allo scoperto lo scorso martedì 14 giugno facendosi avanti per una possibile sua offerta in vista della data di ieri. Imprenditore laziale noto al calcio per aver salvato dal fallimento il Torino nel 2005 poi passato alla gestione dell’attuale Urbano Cairo, aveva manifestato un vero e proprio interesse per il club etneo dichiarando che entro le 13 di sabato 18 giugno, avrebbe presentato l’offerta al Comune di Catania.
Il piano di Giovannone sarebbe quello di un progetto per l’immediata risalita ai vertici del calcio italiano, quindi, fino al ritorno in Serie A in poco tempo. Intervenuto ai microfoni del sito seried24.com aveva spiegato della possibile acquisizione del Catania “Confermo il mio interesse per la squadra, diciassette anni dopo l’esperienza col Torino ho voglia di tornare nel calcio. Ai tempi ingaggiai calciatori per un budget di 20 milioni di euro e, infatti, quel Torino salì subito in Serie A. Tra me e Catania c’è un legame forte. Nei prossimi giorni parteciperò al bando. Entro sabato alle 13 ci sarà la mia offerta sul tavolo del Comune“.
Aveva inoltre affermato che con la sua azienda, Osmosi Spa, il suo fatturato viaggiava a circa 50 milioni di euro, facendo capire la solidità rappresentata.
Senza dubbio, uno dei fiori all’occhiello del bando, è l’offerta presentata attraverso il commercialista Dante Scibilia per interesse da parte della Pelligra Group Pty Ltd. Scibilia era stato visto a Catania già da giovedì, visita che fattualmente non è stata casuale.
Infatti, l’ex dirigente del Venezia è arrivato nel capoluogo etneo in compagnia di un imprenditore australiano di nome Vincent, a capo di un’azienda leader a livello internazionale nel settore edile-immobiliare sportivo, appunto targata “Pelligra”, e con un fatturato che viaggia dagli oltre 3 miliardi di euro.
L’obiettivo del tanto rinomato gruppo australiano, sarebbe quello di acquistare la struttura di Torre del Grifo, che sarebbe stato osservato nei minimi dettagli, proprio lo stesso giorno di arrivo, da parte dell’imprenditore e da un suo collaboratore. Quindi, il centro sportivo di via Magenta andrebbe a integrarsi nel core business del gruppo, che sarebbe in possesso di altri diversi centri sportivi in giro per il mondo, alcuni dei quali ancor più prestigiosi dello stesso Torre del Grifo.
Non solo calcio. L’imprenditore Ross Pelligra, 40enne, con origini siciliane con nonni di Ragusa e Messina avrebbe completato recentemente anche l’acquisizione di una società della Serie A di Basket italiana.
Sempre la Pelligra Group Pty Ltd, avrebbe manifestato l’interesse a partecipare con una società in rappresentanza della città di Catania al campionato di calcio di Serie D nella prossima stagione sportiva 2022/2023, rendendo nota la notizia attraverso un comunicato:
È stata proprio l’ultima PEC arrivata al “gong” di chiusura del bando, oltre le ore 13. Si sa poco sul conto di questo profilo giunto allo scadere, l’unica certezza è un conto con imprenditori catanesi, inglesi, coreani e spagnoli. Poche informazioni, quindi, su questa nuova figura interessata al Catania.
Foto di repertorio
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