Addio ad Angelo Caroli, da attaccante a giornalista. Il cordoglio del Catania: “Sentite condoglianze”

CATANIA – Il mondo del calcio e del giornalismo sportivo è a lutto per la morte di Angelo Caroli, aquiliano di nascita e torinese (e giornalista) d’adozione. Di ruolo attaccante, il suo nome è indissolubilmente legato alla Juventus, squadra con la quale nel 1960 vinse uno scudetto a fianco dei grandi Boniperti, Charles e Sivori.

Per lui anche una parentesi catanese per una stagione.

Caroli si è spento all’età di 83 anni il 17 novembre scorso all’interno di una casa di riposo, dove alloggiava colpito da una malattia degenerativa. Nelle scorse ore è arrivato anche il cordoglio del Calcio Catania, che nel proprio sito ufficiale ha scritto: “Il Calcio Catania esprime sincero cordoglio per la scomparsa di Angelo Caroli, che indossò la maglia rossazzurra nella stagione 1957/58 sommando 17 presenze e realizzando 3 reti. Alla famiglia Caroli, sentite condoglianze“.

Dopo il calcio, l’ormai ex attaccante si dedicò alla carriera di giornalista. Raccontava il mondo del calcio con passione e garbo. Ha lavorato per Tuttosport, per il quale seguì i Mondiali di calcio di Germania Ovest 1974, e poi al La Stampa.

Con il quotidiano torinese ha seguito vari eventi sportivi fino agli Europei del 1988. Nel corso della sua carriera giornalistica ha seguito con particolare attenzione la Nazionale italiana di calcio, ma per uno “scherzo del destino” non è riuscito a marchiare con la sua penna e la sua passione i famosi e vittoriosi Mondiali di Spagna 1982. Saltò, infatti, quell’appuntamento per motivi di salute.

Lascia una figlia, Clara, che ha seguito la sua carriera giornalistica.

Fonte immagine La Stampa