“DoNNa…non solo daNNo” al Teatro L’Istrione di Catania

CATANIA – Domenica 29 aprile alle ore 18 al Teatro L’Istrione, Via Federico De Roberto, 11 – Catania debutta il monologo teatrale “DoNNe … non solo DaNNo” di Antonella Sturiale, diretto e interpretato dalla bravissima attrice, autrice e regista Maria Rita Leotta. Assistente alla regia Jessica Parisi.

“Chi dice donna dice danno”, cita un detto antico: ma siamo sicuri che sia davvero così? E se invece questo “danno” le donne lo avessero subito da sempre? La discriminazione tra uomo e donna, diciamocelo, è sempre esistita. E ciò ha delle radici storiche antichissime! A partire dalla creazione del mondo. La Genesi dice che la prima donna, Eva, venne generata da una costola di Adamo, dopo che egli non aveva trovato nessuno simile a lui tra tutti gli animali (e menomale!).

“DoNNa …non solo daNNo” è un insieme di monologhi interpretati con grande cuore ed anima da Maria Rita Leotta, uno spettacolo ironico, divertente, ma non privo di contenuti, in cui attraverso una carrellata di “donne simbolo” della storia, si intende restituire loro dignità, pensieri e parole, demolendo i luoghi comuni dell’immaginario collettivo, e ricostruendo ironicamente le loro opinioni, e facendole parlare come se avessero potuto farlo con la libertà di oggi nelle epoche in cui non era loro concesso questo privilegio.

Da sempre la donna è stata messa in una posizione secondaria e inferiore rispetto all’uomo. La donna non poteva esprimere dissensi, né obbiettare, ne rifiutare gli obblighi ( mai “scelte”!) che le circostanze imponevano. Le scelte degli altri finivano per diventare il futuro di queste donne, violentate non nel corpo, ma nel loro intelletto, nei loro pensieri e persino nella volontà! Vittime quindi della loro epoca, e di una cultura che non lasciava spazio alle scelte, che le relegava in un ruolo ristretto e controllato.

Così si parte con EVA, prima donna della storia, da sempre simbolo della “tentazione”, etichettata come la causa assoluta del peccato originale senza tener conto che Adamo aveva benissimo un cervello per rifiutare la mela del peccato; e ancora Maria di Nazareth, donna prima ancora che madre di Cristo, e come tale con sentimenti e opinioni, mai tenuti in considerazione; Maddalena, che seguì Cristo appena lo vide, rimanendogli fedele fino alla sua morte in croce; Maria Antonietta d’Austria, costretta a sposare Delfino di Francia per motivi di stato; e ancora Giovanna D’Arco, che diede la vita per un Re che la rinnega per salvare la sua corona; e Sant’Agata, per la quale, l’autrice ha scritto un testo talmente bello, che non poteva non essere inserito nello spettacolo.

Uno spettacolo rivolto a tutti: agli adulti per sorridere e riflettere sulle figure che verranno rappresentate; ai ragazzi, come spunto di studio di periodi storici trattati nei programmi didattici e come occasione di dibattito e riflessione sulla condizione della donna nella storia, trattata in maniera leggera e fruibile. Vi aspettiamo in teatro ma, prima che inizi lo spettacolo..
“Per tutte le violenze consumate su di Lei,
per tutte le umiliazioni che ha subìto,
per il suo corpo che avete sfruttato,
per la sua intelligenza che avete calpestato, (…)
per tutto questo:
in piedi Signori,
davanti a una Donna”.