Violenza psicologica di genere al “De Felice-Olivetti” di Catania – FOTO e VIDEO

Violenza psicologica di genere al “De Felice-Olivetti” di Catania – FOTO e VIDEO

CATANIA – Si è avviato alla conclusione (ieri, 8 marzo) al “De Felice/Olivetti” il secondo appuntamento di formazione del progetto zona 12 co-organizzato con i Lions Club International Catania Nord sulla violenza psicologica di genere. La valenza del progetto che ha interessato il triennio del “De Felice/Olivetti” ha avuto un indiscusso successo nelle nostre giovani generazioni, che hanno partecipato attivamente realizzando lavori di gruppo, frutto di un’attenta analisi del fenomeno del seminario e dei vari incontri realizzati a scuola con la referente della violenza di genere Prof.ssa Maria Tripoli (Comitato Eventi) e della referente della legalità Prof.ssa Donata Perracchio.

Ospiti dell’evento-studio del progetto sono stati la Dott.ssa Giulia Santoro e la Dott.ssa Anita Angelica che hanno spiegato l’importanza del riconoscimento delle varie forme della violenza, della violenza psicologica e della manipolazione affettiva e come riconoscerla, dando gli strumenti di supporto per realizzare un pronto intervento nel caso di violenza fisica e psicologica. La violenza psicologica si esprime in varie forme e la parte più importante è riconoscerla. Questo tipo di violenza s’insinua come un serpente nella vita delle vittime e sottrae la volontà di esistere, la libertà morale e la dignità personale. Può presentarsi in varie forme non visibili, ma tutte hanno un denominatore comune nella svalutazione dell’individuo, sia esso donna o uomo, agisce nel controllo della libertà della persona con ricatti, menzogne, umiliazioni. È importante una didattica di genere, come pedagogia dell’evidenza per evitare la diffusione di questa subdola violenza che annienta la persona. La violenza di genere interroga direttamente il nostro presente ma è profondamente intessuta nell’ordito delle strutture originarie dell’immaginario e della cultura cui apparteniamo, perché non è normale che sia NORMALE!

È necessario affrontare seriamente il problema, punire la violenza non soltanto quando si presenta sotto le forme più brutali e disumane, ma anche quando assume l’aspetto di ricatto morale e violenza psicologica.
Il compito della scuola è riconoscerla, potenziare la capacità di ascolto degli insegnanti per seguire e avviare un processo di attivazione dei protocolli e rendere coscienti le ragazze e i ragazzi per rimuovere ogni forma di disagio. Prevenire la violenza è educare al rispetto per sé stessi e per gli altri. Sono state ricordate nella stessa giornata le donne ucraine vittime della guerra e della violazione del proprio corpo, stuprate ed uccise senza ritegno. Una riflessione in più su come la storia si ripete con gli stessi errori e brutalità. Per concludere la giornata del seminario una sessione di domande e risposte moderate da Leo Club con la promessa di continuare questo lavoro di formazione così proficuo per le nostre ragazze e ragazzi, nuove generazioni in un mondo che merita pace, libertà e rispetto per sé e per gli altri, basi fondamentali per un mondo migliore, lontano da guerre e violenze di ogni genere e la scuola, agenzia educativa, ancora una volta ha dimostrato la sua importanza nella crescita sana di ogni individuo.

Ha moderato gli interventi Rosaria Anna Puglisi del C.N.R. che ha messo in evidenza l’importanza del tema trattato e la sensibilizzazione dell’Istituto “De Felice/Olivetti” nella persona della Dirigente Prof.ssa Anna De Francesco, lodando soprattutto il lavoro di tutte le ragazze e i ragazzi dell’Istituto che hanno prodotto dei lavori molto interessanti.

Le foto dell’evento

Le immagini video

 

 

Articolo redatto in collaborazione con la Prof.ssa Maria Tripoli