“POLO DELLE ARTI” il battesimo di un progetto che nasce all’I.C. Fontanarossa (intervista alla dirigente)

CATANIA – Si è svolta domenica mattina 26 gennaio l’inaugurazione di un progetto che nasce dall’impegno dell’I.C. Fontanarossa di Catania ma già presente in altre 17 città italiane, quello che è il bacino di accoglienza di tanti altri progetti.

Come annunciato nella conferenza stampa del 24 gennaio, il POLO DELLE ARTI vuole essere un luogo di aggregazione, di costruzione di comunità e senso di appartenenza, non solo per gli studenti quanto anche per le famiglie e sarà ospitato presso il plesso Nuova Masseria dell’I.C. Fontanarossa.

Il programma è iniziato con l’inaugurazione del murales dell’artista siriana Diala Brisly, artista e fumettista di fama internazionale a Damasco, realizzato in collaborazione con i giovani allievi dell’Istituto.

A esibirsi successivamente è stata l’Orchestra dell’I.C. Fontanarossa diretta dal sempre presente e motivato Prof. Salvatore Valenti, che ha suscitato emozioni e applausi a scena aperta. A seguire il coro di Simona Di Gregorio, voci intense ed espressive attraverso un linguaggio pieno di storia e suggestioni, ricercato, sfrontato e raffinatissimo. Una fusione di dialetti che, uniti, risuonano ancora in Sicilia a distanza di secoli.

Poi è il turno del suono antico del dialetto siciliano col suo strumento tipico: il marranzano, suonato da Puccio Castrogiovanni che, in coppia con Eleonora Bordonaro conducono, attraverso una selezione di brani originali e poesie siciliane, a comporre un mosaico dell’universo femminile.

Tra i numerosi presenti e coordinatori anche Gianluca Cantisani, Presidente del MOVI (Movimento di Volontariato Italiano) capofila del progetto presentato e Biagio Guerrera Presidente dell’Associazione Musicale Etnea.

Soddisfatta la Dirigente Prof.ssa Concetta Tumminia che ha dichiarato: “Raccoglieremo le proposte […] di varie associazioni che vogliono collaborare con noi per portare le loro attività dentro IL POLO DELLE ARTI che darà il via a progetti di musica, pittura, ceramica, sartoria, cucina e tanti altri” – concludendo con: “Con la speranza che di questo progetto si innamori il territorio nel quale operiamo. Il bello può nascere qui se tutti collaboriamo”.

Un altro passo avanti per infondere sempre di più la legalità, necessaria nel territorio nel quale si opera e che parte dall’educazione scolastica.