Libertà di espressione e diritto di informazione all’Istituto “De Felice-Olivetti” di Catania

CATANIA – L’Istituto “De Felice-Olivetti” di Catania, ancora una volta, è stata la location perfetta per ospitare un incontro formativo destinato agli alunni, nel quadro delle attività afferenti al Percorso formativo di Educazione alla legalità.

Mercoledì 13 aprile, nell’aula semicircolare dell’Istituto, si è tenuto un convegno patrocinato dai Lions Clubs International sul tema “Libertà di espressione e diritto di informazione: l’attualità dell’art.21 della Costituzione”. All’incontro hanno partecipato relatori d’eccellenza, quali la professoressa Ida Angela Nicotra, ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Catania, l’Avv. Manlio Caruso, Presidente Fondazione ASTREA e il dott. Paolo Borrometi, giornalista e scrittore siciliano.

La Dirigente Scolastica Prof.ssa Anna De Francesco ha introdotto i temi, sempre attuali, della libertà di stampa e della pluralità di voci e ha invitato, altresì, gli allievi presenti a non dimenticare che il diritto di sapere si traduce in diritto alla libertà.

Non è sicuramente un caso se il premio Nobel per la pace 2021 sia stato assegnato a due giornalisti, cui sono stati riconosciuti “i loro sforzi nel salvaguardare la libertà di espressione, una precondizione della democrazia e del mantenimento della pace”.

La prof.ssa Nicotra, durante il suo intervento, ha ricordato che i diritti alla conoscenza e ad essere informati rappresentano le pietre angolari dell’ordinamento democratico e quanto moderna sia la nostra Costituzione, che sancisce delle libertà così preziose e si apre a tutte le tipologie di informazione, anche all’Agorà digitale, alla rete informatica, grande spazio pubblico e formidabile mezzo di inclusione, integrazione ed informazione.

Tuttavia, se la pluralità di fonti informative ha permesso una maggiore democratizzazione del modello comunicativo, l’immediatezza di tale comunicazione, a volte fuorviante e sommaria, può alimentare forme di calunnia e diffamazione, così come ha precisato l’’Avv. Caruso, che ha rammentato ai giovani astanti l’importanza di due grandi valori: la sobrietà e la credibilità, entrambi indispensabili per veicolare una corretta e onesta informazione.

Nella terza fase dell’incontro, quella conclusiva, gli studenti hanno preso parte ai lavori del Convegno, improvvisandosi intervistatori del giornalista Paolo Borrometi, intervenuto da remoto in modalità sincrona. Borrometi, rispondendo alle loro domande, ha fatto riferimento alla sua vicenda personale e ha ribadito quanto importante sia per un giornalista assumersi la responsabilità di tenere tutti informati, nonostante la paura possa, a volte, impedire di manifestare pienamente il proprio pensiero.

Sicuramente l’incontro, oltre ad aver avuto, per gli studenti dell’istituto, un importante valore pedagogico, rientra nella mission della scuola e delle altre agenzie educative, quella di credere nei giovani, nella loro partecipazione e nella realizzazione di un virtuoso cambiamento.