La scienza dietro la bellezza: gli studenti del “Gemmellaro” di Catania protagonisti di un affascinante viaggio nel mondo dei cosmetici

La scienza dietro la bellezza: gli studenti del “Gemmellaro” di Catania protagonisti di un affascinante viaggio nel mondo dei cosmetici

CATANIA – All’interno del Progetto STEM del PNRR, l’IIS “C. Gemmellaro” di Catania ha dato vita ad un’attività didattica coinvolgente e innovativa dal titolo La scienza dietro la bellezza: alla scoperta dei cosmetici, che ha visto protagonisti studenti e studentesse, guidati con passione e competenza dalle docenti Prof.ssa Patrizia Mertoli e Prof.ssa Cinzia Scapellato.

L’iniziativa “La scienza dietro la bellezza” all’IIS “C. Gemmellaro” di Catania

L’iniziativa “La scienza dietro la bellezza” si è posta l’obiettivo di avvicinare le ragazze alla chimica e alla biologia attraverso un tema quotidiano e concreto: i cosmetici. Analizzando formulazioni, ingredienti e processi di produzionele studentesse hanno esplorato l’affascinante connubio tra scienza e benessere, comprendendo come dietro un semplice prodotto da banco si nascondano ricerca, innovazione e rigore scientifico.

La creazione dei cosmetici: dalla teoria alla pratica

Durante le attività laboratorialile alunne hanno avuto l’opportunità di sperimentare in prima persona la realizzazione di prodotti cosmetici naturali come creme, saponi e balsami labbra, applicando le conoscenze teoriche apprese in aula. L’approccio hands-on ha stimolato curiosità, spirito critico e consapevolezza sui temi della sostenibilità, dell’etichettatura e della sicurezza dei prodotti utilizzati quotidianamente.

La scienza dietro la bellezza

Il percorso interdisciplinare

Questo percorso rappresenta un esempio virtuoso di didattica attiva e interdisciplinare, in linea con le finalità del PNRR e con l’obiettivo di incentivare l’interesse degli studenti e delle studentesse verso le discipline scientifiche.

Un sentito ringraziamento va alla Dirigente Scolastica, Prof.ssa Fiorella Baldo, per il costante supporto e per aver creduto nell’importanza di un’educazione scientifica che sappia parlare ai giovani con linguaggi nuovi, concreti e stimolanti.