CATANIA – Grandissima e sentita partecipazione alla manifestazione “Note d’estate” organizzata dall’I.O.S. “Musco” di Catania lo scorso 30 giugno.
In una serata stellata sotto un cielo senza confini, in ricordo della Preside Cristina Cascio, scomparsa prematuramente qualche mese fa, dopo aver dedicato tutta sé stessa per costruire una prospettiva diversa nel quartiere di Librino, con una scuola che oggi rappresenta un polo di eccellenza culturale e artistico per tutto il territorio.
Protagonista assoluta della serata è stata l’Arte dei suoi studenti.
Il cortile dell’Istituto si è trasformato in un enorme palcoscenico che ha ospitato gli studenti e i docenti della secondaria di primo grado ad indirizzo musicale e dei Licei Musicale, Coreutico e Artistico.
Un momento di grande forza simbolica, un momento per “ricordare” ciò che Cristina Cascio ha realizzato in vent’anni.
I giovanissimi interpreti hanno aperto la serata con i brani tratti dal progetto “INTERAZIONI SONORE” sotto la direzione del docente esperto esterno Daniele Zappalà, sulle note di “All of me”, “Io Te Vurria Vasa’”, “Cantarè”, “Il gusto delle cose” e “Sway” con le toccanti voci soliste che hanno creato un’atmosfera intima e commossa.
Insieme agli studenti hanno suonato i docenti che li hanno affiancati nel progetto: Rosario Gioeni, Alessandro Spinnicchia, Luca Zarbano, Verdiana Pinto e Joanna Moschella, e i docenti Francesco Valenzisi, Sarina Pinto e Gianfranco Vitello.
La voce e la musica hanno continuato a essere le protagoniste con l’esecuzione dei brani orchestrali eseguiti dagli studenti del Progetto “Musco in Scena” della secondaria di primo grado e del Liceo Musicale (orchestra e coro). Alla direzione si sono susseguiti i docenti Chiara Bonaventura, Stefania Sgroi ed Emanuele Celona.
Partendo dalle note della “Carmen suite” dall’omonima opera “Carmen” di G. Bizet, con il coro “Musco”, guidato dalle docenti Domenica Bonanno e Chiara Vyssia Ursino al “Trono di Spade”, il concerto ha visto l’esecuzione anche di brani di Prokofiev e di Bernstein. Ai docenti già presenti si sono aggiunti, affiancando i propri alunni, le professoresse Claudia Varsalona e Marilena Pappalardo.
Riflessioni e ricordi preziosi, musica e arte, pubblico numeroso e commosso per una grande donna, Cristina Cascio, che è riuscita a rendere centro una periferia, ad abbattere pregiudizi e a creare una comunità scolastica che si dedica in modo viscerale ai propri studenti, affiancandoli e accompagnandoli per mano.
Per la Dirigente Reggente, prof.ssa Elisa Colella, “questa è una scuola straordinaria, piena di tanti talenti, di tanti docenti che lavorano con profonda passione, ma soprattutto di tanto amore e tanta dedizione per una professione antica, importante e rivitalizzata da Cristina Cascio in vent’anni dedicati a questo territorio”.
Nel corso della serata sono intervenuti inoltre l’Assessore alla Pubblica Istruzione Andrea Guzzardi, la dott.ssa Rosita D’Orsi dell’USR Sicilia, il dott. Mangano e il Dirigente scolastico Santo Molino, che presiederà il Comitato per la cointitolazione della scuola a Cristina Cascio.
Presenti anche molti dirigenti scolastici attualmente in forza e alcuni già andati in pensione che hanno voluto commemorare il ricordo indelebile e l’impegno scolastico per il territorio di Cristina.
Nella seconda parte della serata è andato in scena “IN-VERSUS – Anime in guerra”, balletto in due parti, ideato dal prof. Alessandro Giambirtone, che ha altresì curato la drammaturgia coreografica. Uno spettacolo corale in cui si sono esibiti tutti i giovani danzatori del Liceo Coreutico. Il Coreutico è nato infatti grazie alla grande lungimiranza di Cristina Cascio che nel 2019 volle portare a Librino ciò che nessuna scuola in provincia di Catania aveva.
“IN-VERSUS – Anime in guerra” è uno spettacolo coreografico di altissimo livello che, attraverso i diversi stili compositivi dei quattro docenti di danza che ne hanno curato la messinscena (Fabiana De Luca, Fia DiStefano, Flaminio Galluzzo e Alessandro Giambirtone), affronta il sempre attuale, purtroppo oggi più che mai, tema della guerra.
Al centro la guerra quindi; ma la guerra non è soltanto il conflitto armato. Il balletto abbraccia anche alcuni aspetti della guerra personale e dei conflitti interiori che ognuno di noi combatte dentro sé stesso, come la lotta per l’affermazione della propria identità, la lotta per la libertà personale, o contro la malattia. Utilizzando il linguaggio della danza e della poesia, i versi presi in prestito da importanti poeti del Novecento, interpretati dalla voce fuori campo di Luciano Fioretto, si intrecciano senza soluzione di continuità alle varie coreografie create sulle grandiose musiche di Gustav Mahler, traducendo la parola in gesto e viceversa.
Le scenografie sono state curate dalle docenti Lucrezia Ciuro e Myriam Scarpa e dagli studenti delle classi II e III A del Liceo Artistico.
Grazie, Preside Cascio!