CATANIA – La vita di ognuno di noi è fatta di capitoli, svariati capitoli, alcuni più belli, altri più difficili e dolorosi, ma tutti inevitabilmente destinati a concludersi per dare inizio al successivo. Non c’è dubbio che tra questi capitoli uno dei più importanti sia rappresentato dalla scuola, una realtà che caratterizza per ben 13 anni la vita dei giovani, trasformandoli in adulti e rendendoli cittadini coscienti e consapevoli, pronti ad addentrarsi nel mondo del lavoro o dello studio universitario.
Proprio per concludere un capitolo importante come quello della vita scolastica, ormai da decenni ragazzi e ragazze di licei e istituti superiori, sono chiamati a confrontarsi con una prova scritta e orale: l’esame di maturità. Per quanto fortemente criticato, l’esame di maturità rappresenta la prima vera prova oggettiva che studenti e studentesse si trovano ad affrontare. Una prova nazionale, uguale per tutti, in cui ognuno è chiamato a dimostrare le nozioni che ha acquisito e a dare il meglio di sé.
Tra le migliaia di studenti ammessi all’esame, alcuni, una piccola parte, riescono a brillare proprio di fronte alla sfida che esso presenta e a conseguire così un risultato a dir poco ammirevole, 100/100esimi. Tra questi poi, una percentuale ancora inferiore si distingue come assoluta eccellenza, ottenendo il massimo: 100 e lode.
Il liceo classico statale “Nicola Spedalieri”, fin dalla sua fondazione, ha ottenuto risultati notevoli, sfornando un numero considerevole di centisti, a testimonianza della serietà del percorso di studi quinquennale che la scuola offre.
Quest’anno poi, dopo tre anni di cambiamenti legati al Covid, la maturità è tornata alla sua forma “standard” e lo Spedalieri è subito tornato in vetta ai licei catanesi per i risultati ottenuti.
Su 127 alunni ammessi agli esami di stato, ben 52 sono risultati centisti (il 41%) di cui 22 hanno conseguito un voto di 100 e lode (il 17%). Si tratta di risultati veramente fuori dal comune, che dimostrano l’impegno da parte dei ragazzi e dell’istituto e confermano come gli anni trascorsi studiando in DAD (didattica a distanza), per quanto difficili, siano comunque stati proficui.
La soddisfazione degli studenti, stampata sui loro visi mentre uscivano dalla struttura per l’ultima volta, è stata confermata dalle loro parole. C’è chi ha parlato di emozioni uniche, chi ha voluto lodare lo Spedalieri per i cinque anni trascorsi insieme, e chi si è limitato ad un “grazie”, un “grazie” rivolto alla Dirigente Scolastica, ai docenti e a tutto il personale dell’istituto, che ha permesso di concludere nel migliore modo possibile il capitolo tanto importante della vita scolastica.