CATANIA – Dal 18 al 21 ottobre, Catania ha fatto da cornice al 61° congresso dell’AIF (associazione degli insegnanti di fisica) per la prima volta nella città etnea.
L’AIF è una tra le più attive se non la più attiva associazione di insegnanti in Italia, sostenuta dal Ministero dell’Istruzione che ogni anno gli affida l’organizzazione dei campionati di Fisica e attività di formazione.
A Catania il Liceo “Boggio Lera” – guidato dalla Dirigente Prof.ssa Valeria Pappalardo – da qualche anno è sede dell’AIF e vede alcuni soci tra i suoi docenti di matematica e fisica. All’organizzazione del congresso hanno fatto parte come staff organizzativo locale il prof. Carlo Russo, la prof.ssa Luisa Lizzio e la prof.ssa Lina Lo Presti assieme ai colleghi della sezione AIF di Giarre-Riposto proff. Nino Pennisi e Piero Romano.
All’apertura dei lavori nell’aula magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Catania sono intervenuti: il vicesindaco prof. Paolo La Greca che a nome del sindaco Enrico Trantino ha portato ai congressisti i saluti della città metropolitana di Catania, il rettore prof. Francesco Priolo che ha tenuto la relazione su invito “Storie di fisica: errori, resilienza e successi“, hanno portato i saluti anche la prof.ssa M.G. Grimaldi direttore del dipartimento di Fisica e Astronomia, il prof. G. Angilella della Scuola Superiore di Catania, non sono mancati i rappresentanti degli enti di ricerca catanesi INFN, LNS, CNR, il PLS rappresentato dal prof. A. Pluchino.
Quattro giorni intensi di fisica a Catania a cui hanno partecipato anche i docenti del “Boggio Lera” che non hanno mancato l’occasione per un aggiornamento e arricchimento professionale da poter trasferire nella didattica che quotidianamente viene costruita insieme agli alunni del Liceo “E. Boggio Lera”. La didattica delle STEM al liceo catanese, che vede impegnati i docenti del dipartimento di matematica, fisica e informatica e del dipartimento di scienze, è una realtà che sa stare al passo con i tempi e sa cogliere gli input che vengono da una società e da un mondo del lavoro in continua evoluzione. È innegabilmente che l’insegnamento delle STEM presenta non poche difficoltà a causa dell’elevato grado di astrazione proprio per questo i docenti si trovano a dover affrontare sfide sempre nuove e impegnative, ma che vengono ripagate dall’individuazione dei tanti talenti che si trovano nei ragazzi.
Il “Boggio Lera” è orgoglioso dei propri studenti, nel corso degli anni numerosi studenti si sono distinti in competizioni locali e nazionali in vari campi del sapere che spaziano dalle competizioni di fisica, matematica, informatica, robotica che tanto appassiona i giovani tanto da aver partecipato anche a competizioni europee, non si possono dimenticare i vari campionati di scienze, neuroscienze, chimica.
Ovviamente gli alunni del “Boggio Lera” si distinguono anche nelle discipline linguistiche conseguendo certificazioni nelle quattro lingue studiate: inglese, francese, tedesco e spagnolo, senza dimenticare certamen, debate, campionati del patrimonio.
In sintesi: una scuola di antica tradizione ma attenta alla modernità ai nuovi linguaggi ma anche al benessere dei propri studenti.
La video intervista alla Prof.ssa Lo Presti