PATERNÒ – Gli studenti del Liceo Artistico “Mario Rapisardi” di Paternò hanno incontrato, giovedì 24 novembre 2022, il Mecenate Antonio Presti per la consegna dell’opera “Torranimata”, realizzata in argilla dagli stessi studenti su progetto del Prof. Giuseppe Scravaglieri, coordinatore di indirizzo.
L’opera è stata realizzata per far parte di un’iniziativa nata, quindici anni fa, dalla sensibilità del Mecenate, persuaso che “solo la bellezza può salvare” e si spende nel recupero del quartiere satellite Librino della città di Catania.
Questa è la missione di (mecenate) Antonio Presti che, insieme alla Fondazione Fiumara d’Arte, da mesi ha lavorato al progetto la “Porta delle Farfalle”, la più grande scultura al mondo in bassorilievo ceramico, Opera monumentale, che sorgerà a Librino, prosecuzione della “Porta della Bellezza”.
“Oggi più che mai i Licei artistici, luoghi dove si educa alla Bellezza, devono essere protetti – sottolinea Presti –. Ho sentito la necessità, durante questo lungo processo creativo e artistico, di coinvolgere alcuni Istituti siciliani per creare una vera e propria Rete di collaborazione e tutti i dirigenti, i professori, i ragazzi hanno accettato la proposta. La scelta di difendere quei luoghi dove l’Arte nasce, si diffonde, si promuove, si alimenta di studio e analisi, è di prioritaria importanza. Non possiamo parlare di Futuro senza ‘Educazione alla Bellezza’, a partire dai banchi di scuola, dove si forma la Coscienza e dove viene custodita la Conoscenza.
Chi sceglie il Liceo artistico sceglie il Cuore e la Visione: questi studenti devono essere protetti e rispettati. Da una parte vogliamo difendere il Liceo come presidio, e dall’altra, vogliamo contribuire alla formazione dei giovani che scelgono lo studio del Bello. Se questi Licei spariranno ci sarà un grande vuoto nel panorama nazionale, perché non ci saranno più quelle persone preposte a custodire e garantire la ricchezza che risiede nell’Arte e che è vera Cultura“.
La videointervista ad Antonio Presti
La Dirigente Scolastica Prof.ssa Fiorella Baldo, presente dal 2021/22 presso l’IIS” Mario Rapisardi” di Paternò, dirige diversi indirizzi oltre il liceo Artistico, lo storico Liceo Classico (Paternò) Liceo Scienze Umane, Liceo Economico e Sociale (Santa Maria di licodia), l’Istituto tecnico tecnologico (Biancavilla), afferma che “il Liceo Artistico è presidio di formazione dei giovani che scelgono lo studio del ‘Bello’, dove si forma la Coscienza e dove viene custodita la Conoscenza, chi sceglie il Liceo Artistico unisce ‘fisico e metafisico’, solo un artista può creare dalla materia fredda e inerte sculture che destano emozioni o quadri di espressa sensibilità interiore.
Se questi Licei spariranno non si potrà capire il linguaggio filosofico, nascerà un grande vuoto nel panorama mondiale, perché non ci saranno più quelle persone preposte a custodire e garantire la ricchezza che risiede nell’Arte e che è vera Cultura per l’umanità. Il progetto del Maestro Presti consente di lanciare messaggi etico-sociali di fondamentale importanza. La nostra partecipazione alla composizione della Porta delle Farfalle è la testimonianza tangibile di come la collaborazione tra le diverse anime di una società possa produrre risultati preziosi per il territorio. È un’iniziativa lodevole, che aiuta i ragazzi a scoprire le proprie competenze e al tempo stesso lancia un messaggio in supporto alla qualità dei quartieri problematici“.
Il Prof. Giuseppe Scravaglieri, progettista dell’opera ,spiega che l’idea è nata osservando la natura, “I bruchi diventano farfalle”: da una condizione strisciante dettata da questa contemporaneità, alla sensazione di libertà dell’Anima; dal buio della pandemia, alla Luce della rinascita, dall’obnubilamento delle coscienze, alla” Gioia “della vita, è così che nascerà la nuova Porta delle Farfalle, un varco che restituirà l’esperienza del “Sogno”. La conoscenza rende liberi, l’ignoranza ci sottomette in una condizione di schiavitù e in questi mesi, i miei studenti hanno partecipato ai laboratori con grande passione, energia e speranza. Durante i laboratori i giovani modellano l’argilla, fissando indelebilmente i loro pensieri, nati da riflessioni comuni, dalla ricerca di significati profondi, dall’analisi di questo presente e dalla proiezione della loro esistenza verso il futuro.
Questi tasselli, di un grande puzzle di terracotta, daranno agli studenti la fortuna e la speranza di restare immortali in quanto faranno parte della più grande scultura in bassorilievo ceramico al mondo.
Con i versi di Plabo Neruda, la bellezza sconfina nella salvezza di una società che sta cercando la propria bussola per vivere e morire…
“Se tu mi guardi con i tuoi occhi
(…) Ti faccio spazio dentro di me,
in questo incrocio di sguardi
che riassume milioni di attimi e di parole (…)”