Gli studenti dell’I.I.S. “Concetto Marchesi” di Mascalucia dicono “no” alla violenza sulle donne con uno spot

Gli studenti dell’I.I.S. “Concetto Marchesi” di Mascalucia dicono “no” alla violenza sulle donne con uno spot

MASCALUCIA – È un coro d’indignazione quello che da giorni attraversa frontiere e coscienze, supera barriere e accomuna tutti contro l’ennesimo femminicidio. Con voce forte e chiara – il 25 novembre – nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne – c’erano anche gli studenti dell’I.I.S. “Concetto Marchesi” di Mascalucia.

Per dire no alla violenza che rivela negligenze e responsabilità di una società distratta e diseguale, le classi quarte del classico e dello scientifico (4Bc, 4Cc, 4Dc, 4Fs) dell’istituto etneo – coordinate dalla prof.ssa Laura Amantia – hanno realizzato uno spot di sensibilizzazione al tema, reinterpretando liberamente testi letterari, giornalistici e psicologici: “L’odio maschilista”, articolo tratto da “A pugni chiusi” di Massimo Recalcati, “Bambine costrette a sposarsi”, articolo di Dacia Maraini tratto da “In nome di Ipazia”, “Ferite a morte” di Serena Dandini; “Intolleranze elementari”, romanzo di Elisabetta Darida.

Guidati dai principi aristotelici di pathos (dolore) e phobos (paura) dell’antica tragedia greca, dal mese di ottobre gli studenti hanno sperimentato in modo creativo e artistico i diversi linguaggi, del corpo, del suono, della musica, dell’immagine, dell’arte, del canto e dell’allegoria. Tre sguardi sullo stesso dramma della violenza: tre diversi linguaggi che scandiscono le fasi della vita, dalla fanciullezza alla maturità, dinnanzi alla violenza.

Il video, realizzato con il principale obiettivo di sensibilizzare, – sottolinea la studentessa Arianna Arena della quarta F liceo scientifico – suscita emozioni coinvolgenti e forti, ma vuol essere punto di inizio per una riflessione duratura fondamentale per superare un problema così grave“.

Oltre l’emozione momentanea occorre un cambiamento profondo che coinvolga le coscienze e le relazioni. Occorre un percorso educativo costante come quello che gli alunni del Marchesi compiono con il progetto Ptoliss (azione progettuale 04 del PTOF) dedicato all’educazione civica.

Il 25 novembre lo spot è stato condiviso con tutte le altre classi dell’istituto pedemontano, per sensibilizzare e stimolare presa di coscienza e riflessioni su un problema che è di tutti e che va affrontato ogni giorno educando al rispetto dell’altro. Perché la giovane Giulia Cecchettin uccisa dall’ex fidanzato, è la figlia, la sorella, l’amica che nessuno ha saputo o potuto proteggere dalla brutalità di chi confonde l’amore col possesso, la libertà con l’arbitrio.

Questo lavoro straordinario ed emozionante – spiega la dirigente scolastica prof.ssa Lucia Maria Sciutonasce dalla giusta sintonia tra la conoscenza e la creatività. La simbiosi tra le sensibilità personali e l’impegno scolastico diventano messaggio sociale di non violenza, di rispetto e di consapevolezza delle diversità culturali e di genere, quali irrinunciabili finalità della scuola che forma, nel lungo tempo, cittadini migliori. Orgogliosa delle donne e degli uomini protagonisti di questa Scuola!“.

Articolo redatto in collaborazione con Mimma Furneri