CATANIA – Giovedì 19 ottobre gli studenti del Liceo classico “Spedalieri” di Catania, diretto dalla Prof.ssa Vincenza Biagia Ciraldo, hanno avuto l’opportunità di incontrare “online” e intervistare Giuseppe Ayala, compagno di scrivania di Giovanni Falcone, Pubblico Ministero del maxi processo, parlamentare e sottosegretario alla Giustizia nel governo Prodi.
Chi è Giuseppe Ayala
Giuseppe Ayala ha scritto alcune delle pagine più importanti della lotta alla criminalità organizzata e, sprigionando una verve e una carica vitale che non ti aspetti, ha proposto una narrazione ricca di eventi, aneddoti e retroscena che aiutano ad abitare il tempo e a dargli un senso.
Qualche volta la grande storia si svolge in stanze molto piccole, come ad esempio quelle dei giudici del Tribunale di Palermo.
Il “maxi” non ha avuto una grande rilevanza solo per le dimensioni cui deve il nome (476 imputati), per i numerosi ergastoli e le migliaia di anni di reclusione, ma anche per ciò che storicamente ha rappresentato. Si è trattato infatti del processo che è stato in grado di provare, fino a scriverne per la prima volta il nome in una sentenza definitiva, l’esistenza di una associazione mafiosa chiamata Cosa Nostra, unitaria e verticistica, governata da una commissione o “cupola” come organismo di direzione e controllo.
Giuseppe Ayala si è soffermato anche sul ruolo centrale degli studi classici nella sua formazione, insuperabile palestra per la mente, e sui testi fondamentali che lo hanno guidato, Il Gattopardo e le opere di Leonardo Sciascia.
L’incontro con gli studenti dello “Spedalieri”
Grazie alle domande socratiche degli studenti, seguiti attentamente dal Prof. Guglielmo La Cognata, e al fatto che il dott. Ayala quando discute di un argomento ne coglie immediatamente il cuore, è stato possibile aprire squarci inattesi e dimostrare che il lavoro può non essere una semplice manutenzione dell’esistente.
Il tema di giustizia e legalità, all’istituto “Spedalieri”, è sempre di attualità e in continua evoluzione.