Due eventi nell’Aula Magna del “Rapisardi” di Paternò: presente anche il presidente dell’Ars Galvagno

Due eventi nell’Aula Magna del “Rapisardi” di Paternò: presente anche il presidente dell’Ars Galvagno

PATERNÒ – Sabato 25 febbraio a Paternò, nell’Aula Magna dell’Istituto “Mario Rapisardi”, le studentesse e gli studenti del triennio del Liceo Artistico e del Liceo Classico sono stati protagonisti di un duplice evento celebrativo: il “Mario Rapisardi Dies”, 179° anniversario della nascita del “Vate Etneo” e la commemorazione del compianto storico paternese, Prof. Nino Tomasello.

L’incontro, moderato dalla Prof.ssa Daniela Privitera, Docente di Lettere dell’Istituto, si è aperto con i saluti della Dirigente Scolastica prof.ssa Fiorella Baldo, del Sindaco di Paternò Dott. Nino Naso e del Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Dott. Gaetano Galvagno che, in veste di ex-alunno del Liceo, ha onorato la platea ricordando come gli anni trascorsi in questa scuola siano stati di fondamentale importanza per valorizzare le sue attitudini e potenzialità grazie allo studio e ai docenti che gli hanno permesso di raggiungere una matura consapevolezza di sé e di affrontare con serenità le scelte decisive del futuro.

Per ricordare l’anniversario della nascita di Rapisardi gli allievi hanno avuto l’onore di ascoltare il Prof. Giuseppe Barone, Professore Emerito di Storia Contemporanea dell’Università di Catania che ha tenuto la prolusione del suo libro “Per una Storia Mondiale della Sicilia”, edito da Laterza, nel quale la Sicilia si presenta sulla scena mondiale non come terra “isolata”, chiusa nel suo orgoglio insulare, ma come disse Goethe “la chiave di ogni cosa”, permettendo ai lettori di costruire un percorso per capire quanto di “mondiale ci sia in Sicilia e quanto di Sicilia nel mondo”.

A seguire si è svolta la commemorazione dell’esemplare figura del Prof. Nino Tomasello, Storico di Paternò ed “Amico” del Rapisardi, venuto improvvisamente a mancare la scorsa estate, cui l’Istituto ha voluto dedicare una targa svelata durante l’incontro e che sarà successivamente posta nella Biblioteca dell’Istituto, realizzata da 4 alunne del Liceo Artistico (Gabriella Florio 1LB, Sonia Fragalà 2LA, Stasy Buccheri 2LB, Michela Rapisarda 3L), guidate magistralmente dalle Proff. Chiara Romeo e Valentina Tavella, che hanno realizzato anche la locandina dell’evento. Tra altri, ha voluto ricordarlo la prof. Angela Rita Pistorio: “il “Professore” come veniva chiamato, si definiva un “divulgatore – educatore” con modestia ed umiltà, ma era uno Storico e le sue pubblicazioni sono un contributo importante per conoscere la storia di Paternò e dell’area simetino-etnea”.

La Dirigente Scolastica ha colto l’occasione di questa importante giornata per riconsegnare al Sindaco di Paternò la copia dell’Annuario del Liceo Rapisardi del 1933, conservato presso la Biblioteca civica di Paternò e ritirato per il Liceo proprio dal Prof. Tomasello, di cui è stata realizzata una copia anastatica che la Prof.ssa Baldo, ha donato alla Biblioteca dell’Istituto.

Nell’omaggiare i graditi ospiti di un bozzetto dal titolo “Mario Rapisardi e le sue opere” realizzato dall’alunna Emma Muzzicato della seconda classe del Liceo Artistico, la Dirigente Scolastica ha voluto precisare che “la giornata di oggi è un’altra tappa del progetto a cui lo Staff Rapisardiano, formato dai professori Sanfilippo, Pistorio,  Salfi, Ferreto, Romeo e Tavella, lavora per il 2024, anno in cui l’Istituto festeggerà i 120 anni dalla sua fondazione ed intitolazione al Rapisardi: sarà presentato infatti un Annuario che raccoglierà i 120 anni di storia di una Scuola che, come ha avuto modo di ricordare la Dirigente Scolastica: “ha contribuito a formare gran parte della migliore classe dirigente locale e non solo, politici, professionisti, dirigenti di  amministrazioni ed istituzioni di primissimo piano, alcuni dei quali presenti in quest’Aula Magna. Un patrimonio di cultura, valori e tradizioni che non possiamo e non dobbiamo lasciare che si disperda, le studentesse e gli studenti presenti qui sono e saranno gli eredi di questo patrimonio”.