“I computer quantistici ribalteranno il futuro”. All’Enrico Fermi insegnanti e alunni studiano insieme. FOTO

“I computer quantistici ribalteranno il futuro”. All’Enrico Fermi insegnanti e alunni studiano insieme. FOTO

CATANIA – Professori e studenti insieme, al liceo scientifico statale “Enrico Fermi” di Paternò, per studiare fisica quantistica.

Della serie “non si finisce mai d’imparare”, infatti, numerosi docenti di matematica e fisica, che lavorano nelle scuole dell’hinterland etneo, si sono riuniti, oggi pomeriggio, in uno degli istituti scolastici del catanese che più di tutti, da tempo, è impegnato nell’organizzazione di seminari dedicati alla ricerca scientifica.

Si tratta di veri e propri corsi di aggiornamento per gli insegnanti che, come annunciato, sono aperti anche agli studenti e che si pregiano della partecipazione di professori dell’Università etnea, proprio per creare un tramite tra il mondo didattico e quello del lavoro.

Un bell’impegno da parte dell’istituto, ma soprattutto del dirigente scolastico Donato Biuso, che dallo scorso anno ha seguito, insieme con il prematuramente scomparso professore Pietro Di Mauro, l’innovativo progetto “Extreme energy events”: una speciale attività di ricerca, in collaborazione con il CERN e il MIUR sull’origine dei raggi cosmici, che portò nella scuola l’illustre ideatore e fisico Antonio Zichichi.

Oggi, nonostante il terribile lutto che ha colpito improvvisamente tutta la comunità studentesca paternese, la voglia di sperimentare è ancora alta tra le mura dell’Enrico Fermi, ma anche tra quelle di altri istituti.

Ecco perché, da novembre, è in atto una lunga serie di eventi, legati proprio alla divulgazione dei concetti di fisica quantistica, che, di volta in volta, riuniscono nelle aule non solo dell'”Ernico Fermi”, ma anche del Liceo Scientifico Statale “Boggio Lera” e del Liceo Classico Statale “Nicola Spedalieri”, tantissimi appassionati.

“Sono tutti incontri molto interessanti – afferma il dirigente Biuso – ma quello di oggi in particolar modo, perché tratta di computer quantistici che potrebbero creare prospettive del tutto inedite alla società del futuro. Parliamo della realizzazione di un linguaggio diverso da quello dell’informatica conosciuta ‘ai più’. Ecco perché la Comunità Europea ha deciso di investire 5 milioni di euro per potenziare la ricerca. È un argomento a cui dovrebbero essere interessati tutti in quanto cultura generale”.

 

 

“Questo è un corso di aggiornamento per docenti che riscuote successo proprio perché i temi trattati sono vicini a ciò che accade realmente nei laboratori e nelle università – spiega il professore Stivala -. Non si tratta di qualcosa di canonico ‘visto e rivisto’ e proprio questo avvicina i ragazzi in quanto possono entrare a contatto con ciò che nei loro libri scolastici non trovano. Quella della fisica quantistica, è una delle rivoluzioni più importanti degli ultimi anni: ci sarà un cambiamento pari al passaggio dai pc ‘main frame’ degli anni 70 a quelli attuali”.

A spiegare in termini concreti, anche a quelli che hanno meno dimestichezza con l’argomento, è proprio il protagonista principale del pomeriggio didattico e relatore dell’incontro, il professore Giuseppe Falci, docente associato di “Fisica della materia” all’Università di Catania.

 

 

“La ricerca di cui parleremo si sperimenta su vari ambiti: computer, sensoristica e comunicazione. La prospettiva è quella di mandare in produzione, entro 10 anni, oggetti commerciali con nuove tecnologie. Ci tengo a sottolineare che si tratta di una ricerca supportata dal Consiglio nazionale delle ricerche e dall’Istituto nazionale di fisica nucleare. La speranza è che in Italia l’industria si accorga di questa possibilità e si interessi a questo tipo di ricerca, rafforzando il nostro sistema produttivo”.