Didattica tradizionale? No, grazie! “Palestra per la mente” porta a Catania il coding per la didattica

Didattica tradizionale? No, grazie! “Palestra per la mente” porta a Catania il coding per la didattica

CATANIA – Il coding per la didattica rompe le barriere create dalla cultura tradizionale: essere dei bravi genitori può non voler dire solo impegnare i propri figli, dalla mattina alla sera, in tutta una serie di attività, tra le più disparate, sperando di insegnare loro quante più discipline possibili, dallo sport alla scuola.

C’è un nuovo modo di intendere l’apprendimento efficace, si tratta del linguaggio di programmazione. La chiave è insegnare, già in età scolare, a pensare ad una soluzione algoritmica in tutte le evenienze ed a disporre degli strumenti informatici.

Che si tratti di un argomento ampiamente sdoganato lo testimoniano, oltre alle varie pubblicazioni in giro per il mondo, la grandissima adesione all’evento divulgativo organizzato dall’associazione “Palestra per la mente”, al Teatro Metropolitan di Catania, martedì 28 marzo.

Ventisette scuole, migliaia di studenti accompagnati da quasi trecento insegnanti, per una giornata all’insegna del confronto riguardo alla sempre più attuale tematica della didattica digitale.

“Mostrare l’utilizzo delle nuove tecnologie come strumento utile per rendere i bambini cittadini consapevoli del futuro”. È questo l’obiettivo che l’associazione “Palestra per la mente” si è prefissata nell’invitare il professore Alessandro Bogliolo, docente dell’università di Urbino fra i principali divulgatori in Italia del coding e del suo utilizzo ed attuale coordinatore europeo per l’iniziativa sulla diffusione del coding Europe Code Week della Commissione Europea, che coinvolgerà tutta la platea, dalle 9,00 alle 12,00, in esperimenti di coding immersivo.

“A supporto del Piano Nazionale Scuola Digitale del MIUR, abbiamo deciso di portare a Catania questa iniziativa perché sono già più 15 mila docenti in Italia che seguono le attività del professore Bogliolo – spiega Alessio Vasta, presidente associazione “Palestra per la mente”-. In sostanza la nostra missione è identica a quella del professore dell’università di Urbino e volevamo fare in modo che anche le scuole siciliane potessero godere di questa attività formativa congiunta sia per allievi, sia per insegnanti”.

Eliminare le barriere, quindi, cercando di rendere sempre più vicini i nipoti ai nonni, ma per farlo occorre trovare davanti terreno fertile, così come si è mostrato quello etneo.

“Non ci sono state resistenze particolari da parte degli insegnanti anzi, la didattica digitale impone a chi insegna da tanti anni di aggiornarsi periodicamente perché si evolvono i metodi  dichiara il presidente Vasta -. Nello specifico a Catania il problema nelle scuole è pratico: manca la connettività negli istituti, non hanno contratti autonomi in quanto, normalmente, il contratto è fornito dal Comune e le scuole non hanno libertà amministrativa – aggiunge Vasta – ecco perché spesso non c’è connessione ad internet nelle varie aule”.

In generale, quindi, il successo dell’associazione che da anni fa dell’alfabetizzazione tecnologica un punto fermo attorno a cui rotea gran parte della propria attività, è da considerarsi pieno anche e soprattutto in riferimento a quanto accadrà proprio giorno 28.

“L’evento è andato quasi immediatamente sold-out in tre giorni – racconta Vasta -. C’è dispiaciuto tanto dover rifiutare l’iscrizione di alcune scuole. Sono momenti di aggregazione importanti per i docenti innovatori dove si gemma per contaminazione: una possibilità di scambio e confronto che deve avere priorità così come stabilito nell’aprile 2015 dal Miur”.

Protagonisti restano comunque gli studenti della scuola primaria e secondaria, con cui da anni i volontari di Palestra per la mente lavorano e da cui imparano sempre qualcosa.

“I bambini ci insegnano la leggerezza e la facilità con cui è possibile scomporre un problema – asserisce Vasta -. Da loro impariamo ogni giorno approcci alternativi e non convenzionali insieme con la grande componente creativa”.

Le carte in regola, quindi per un evento davvero stimolante ed unico nel suo genere a Catania, ci sono tutte. Toccherà attendere ancora una settimana e poi lo storico Teatro Metropolitan che si trova in via Sant’Euplio, verrà riempito di giovanissimi spettatori che, per una volta, non saranno appesantiti dai soliti zaini: talvolta, per allenare la mente, i libri non servono.