Antartide chiama, l’I.C. “Ercole Patti” di Trecastagni risponde

Antartide chiama, l’I.C. “Ercole Patti” di Trecastagni risponde

TRECASTAGNI – Martedì 28 novembre gli alunni delle classi quinte dell’I.C. “Ercole Patti” di Trecastagni hanno vissuto un’esperienza straordinaria: si sono collegati in videoconferenza con i ricercatori e i tecnici presenti nella base scientifica italiana “Mario Zucchelli”, sita in Antartide presso Baia Terra Nova, a circa 15.000 km di distanza dalla loro scuola.

L’esperienza rientra nel progetto AUSDA (Adotta Una Scuola Dall’Antartide) di cui è referente per l’I.C. “Ercole Patti” l’insegnante Carmela Pappalardo. Il progetto, promosso dal PNRA (Programma Nazionale di Ricerche in Antartide), è un’opportunità unica e speciale offerta ai ragazzi frequentanti le scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado. Permette di conoscere le meraviglie del continente più naturale e incontaminato del pianeta, l’Antartide, terra di ghiacci sconfinati, di silenzio assoluto, di solitudine; archivio preziosissimo della storia climatica e geologica della Terra, sede della memoria del cosmo, territorio non ancora completamente esplorato dalla sete di conoscenza umana e, soprattutto, luogo di ricerca, di libertà e d’incontro.

L’Antartide, infatti, in base ad un trattato risalente al 1959, non appartiene a nessuno stato, ma rappresenta un immenso laboratorio a cielo aperto in cui si incontrano, si confrontano e collaborano scienziati provenienti da ogni parte del mondo, mossi soltanto dalla sete di sapere.

Tra le varie stazioni di ricerca, l’italiana “Mario Zucchelli Station” costituisce un presidio scientifico nevralgico soprattutto da quando l’adiacente mare di Ross è stato dichiarato riserva marina. Nei 7.000 m2 della stazione, circa 130 tra tecnici, ricercatori di università ed enti italiani sono impegnati in studi sui cambiamenti climatici, sulle contaminazioni ambientali, sulla biodiversità, sull’evoluzione e l’adattamento degli organismi antartici; si effettuano misure geologiche, oceanografiche, atmosferiche ed astronomiche.

E proprio con questa stazione si sono collegati in videoconferenza i bambini delle quinte classi che, dopo una preliminare fase di studio e documentazione, hanno avuto l’opportunità di entrare in contatto diretto con tecnici e ricercatori ed ascoltare in diretta la testimonianza del mondo scientifico appagando, con le risposte alle loro domande, le tante curiosità che suscita un continente così lontano e inospitale e un lavoro tanto affascinate e stimolante qual è quello del ricercatore.

Preziosa è stata la collaborazione di uno dei partecipanti alla spedizione, il dott. Graziano Larocca, genitore di due alunni frequentanti la scuola primaria dell’I.C. “Ercole Patti”. Il dott. Larocca ha collaborato e supportato con entusiasmo gli insegnanti per la realizzazione del progetto; già anni prima, quando gli stessi alunni frequentavano la classe prima, al ritorno di una spedizione si era reso disponibile a condividere con i bambini la propria esperienza e tale incontro si è rivelato decisivo per instillare curiosità ed interesse che si sono perpetuati nel tempo fino all’esperienza odierna.

Molto entusiasti oggi gli alunni, i docenti e la dirigente dell’istituto, dott.ssa Francesca Amore. L’ I.C. di Trecastagni crede fortemente nella necessità di elevare il grado di conoscenze dei giovani in vista anche delle nuove responsabilità sociali e ambientali. L’avventura della ricerca in Antartide, in mezzo a pinguini e a gelidi scenari mozzafiato, il contatto diretto con persone che affascinano perché fanno dello studio e della scienza un impegno serio di vita ha rappresentato oggi una fondamentale occasione formativa per riflettere sull’importanza della cultura, della ricerca, del rispetto e dell’amore che dobbiamo al nostro pianeta.

Alcuni scatti