CATANIA – Altri due prestigiosi riconoscimenti arrivano per il Liceo Classico “Nicola Spedalieri” di Catania: un I posto per la sezione seniores a Gianlorenzo Battaglia nel Certamen Syracusanum e un I posto per la sezione seniores a Matteo Paci nel Certamen Aetnaeum.
“Siracusa, dove l’arte, la cultura e la scienza prosperano come in nessun altro luogo”: così si esprimeva il grande Cicerone nel I sec. a.C. a proposito della città aretusea. Ancora oggi, a conferma della storia millenaria di Siracusa e del suo primato culturale, la città ospita numerose manifestazioni di notevole importanza fra le quali rientra indubbiamente il “Certamen Latinum Syracusanum”. Organizzato annualmente dal Liceo “T. Gargallo” e giunto ormai alla sua XXXVI edizione, il “certamen”, fra i più antichi e prestigiosi dell’isola, consiste in una gara di traduzione dal latino all’italiano corredata da un commento di natura storico-letteraria in lingua latina per i partecipanti del triennio delle scuole superiori di secondo grado, elemento che rende la prova unica nel suo genere, o da una parafrasi nella stessa lingua per gli studenti del biennio.
Quest’anno la prova, svoltasi lunedì 15 aprile 2024 nei locali dello stesso liceo, ha visto ragazzi provenienti da Messina, Caltagirone, Catania e Siracusa stessa confrontarsi su un passo delle “Tusculanae Disputationes” di Cicerone incentrato sulla natura dell’anima.
La premiazione, tenutasi giovedì 16 maggio 2024 presso l’auditorium del Liceo “T. Gargallo”, è stata preceduta, come di consueto, da una conferenza relativa alle rappresentazioni classiche che ogni anno l’Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA) organizza presso il teatro greco di Siracusa suscitando apprezzamenti da ogni parte del mondo. Essa ha visto stavolta come relatori Francesco Morosi, assegnista di ricerca in Letteratura greca prima presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e adesso presso l’Università degli Studi di Udine, e Caterina Mordeglia, professoressa associata di letteratura e filologia latina e di storia del teatro latino presso l’Università degli Studi di Trento.
Terminata la dissertazione degli illustri ospiti, ha avuto inizio la premiazione dei vincitori in cui a vincere il I posto per il triennio è stato Gianlorenzo Battaglia, classe VB, del Liceo Classico “N. Spedalieri” di Catania. Gianlorenzo, accompagnato dalla sua docente di Lettere, Prof.ssa Loredana Battiato, e alla sua seconda affermazione nel “Certamen Latinum Syracusanum” dopo la menzione d’onore dello scorso anno, ha rilasciato le seguenti parole: “Sono emozionatissimo per lo straordinario traguardo raggiunto, vincere è sempre bello, ma in un certamen così prestigioso e davanti a degli ospiti così importanti l’emozione è duplice. Ad ogni modo, piuttosto che la vittoria, ciò che mi sta più a cuore e che mi resterà per sempre è il grande onore di aver concorso in una competizione che mi ha consentito di mettermi alla prova facendo maturare ancor di più in me il desiderio di conoscere e approfondire queste lingue tanto antiche quanto affascinanti e che ancora, a mio avviso, hanno tanto da insegnarci“.
Un altro I premio è stato conferito presso il Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, lo scorso 12 aprile, a Matteo Paci, classe IVA dello stesso Liceo, che ha avuto l’onore di partecipare al Certamen nazionale Aetnaeum e di gareggiare con altri studenti validi provenienti da Catania e non solo. Matteo, visibilmente soddisfatto, ha così dichiarato: “Oltre all’inaspettata vittoria, ho apprezzato la tematica scelta per quest’anno, la prosa tecnicistica romana, che non viene particolarmente studiata negli attuali programmi liceali, ma che presenta molti collegamenti con il mondo attuale e le moderne scoperte scientifiche e tecnologiche. Dopo la traduzione di un brano dell’autore e architetto latino Vitruvio, mi è stato chiesto di redigere un commento in italiano in cui ho sottolineato l’importanza attuale del tema del brano, con particolare riferimento all’ attuale questione dell’inquinamento ambientale, e trattato brevemente della storia della prosa scientifica nella storia della letteratura romana. Nel complesso questa esperienza, in cui sono stato seguito non solo dalla mia docente, la Prof.ssa Silvana Menta, ma ho anche frequentato un laboratorio di traduzione per la preparazione ai certamina, tenuto dal prof. Marco Fici, si è rivelata estremamente interessante per approfondire le opere non solo di Vitruvio ma anche di altri scrittori latini come Seneca o Petronio e così inoltrarsi in quel dialogo incessante con i pensatori dell’antichità, da cui abbiamo tanto da imparare”.