CATANIA – Troppi pochi fedeli hanno risposto “Viva Sant’Agata” all’invocazione “Tutti devoti tutti. Cittadini, cittadini”. Un dettaglio finito all’attenzione della Curia catanese che ora a tutte le intenzioni di manifestare il proprio impegno perchè i devoti tornino ad esaltare il nome della patrona di Catania durante i festeggiamenti.
“Da questo punto di vista, il cordone sta andando a regredire – ha dichiarato Claudio Consoli, Mastro del Fercolo di Sant’Agata, nel corso della conferenza stampa organizzata in sacrestia nel giorno dell’Ottava di Sant’Agata – e questo non è positivo. Le nostre tradizioni vanno preservate, ed è un aspetto su cui bisogna riflettere. Spero che dal prossimo anno si possa recuperare quello che è sempre stato“.
Durante il percorso, i fedeli hanno recitato il Rosario e pregato Sant’Agata, ma per Consoli questo non dovrebbe escludere altre espressioni di devozione. “Una cosa non esclude l’altra – ha spiegato – la risposta ‘Viva Sant’Agata’ va data”.
Pochi “Viva Sant’Agata”. Scionti: “Me ne sono accorto anche io”
A sottolineare la questione nata nei giorni della festa do Sant’Agata è stato anche il parroco della Cattedrale, Monsignor Barbaro Scionti. “Me ne sono accorto anch’io: alla parola ‘Cittadini’ non segue più con la stessa prontezza il tradizionale ‘Viva Sant’Agata’. Sembra esserci una sorta di svogliatezza nel vivere il cordone come un momento di autentica devozione, in cui si cammina, si prega e si inneggia alla Santa. Più volte mi è capitato, anche scherzosamente, di sollecitare i fedeli: ‘Dite qualcosa!’“.
Bilancio dei festeggiamenti di Sant’Agata comunque positivi
Nonostante questo episodio, il bilancio complessivo dei festeggiamenti del 2025 resta positivo per la Chiesa di Catania, che spera anche in una permanenza del senso di partecipazione al cordone nei giorni lontani dalla festa. “Abbiamo vissuto celebrazioni più serene e ordinate – ha spiegato Monsignor Scionti – e al tempo stesso, si prega sempre di più. Il cordone è un cammino che percorriamo insieme per le strade della città – ha concluso Scionti – e dovrebbe per questo diventare anche il cammino di tutti i giorni. Esprimiamo gratitudine per questi giorni vissuti con Sant’Agata. l’Ottava è una giornata di ringraziamento, un momento per raccogliere e custodire il dono che la Santa ha fatto a ciascuno fin dall’inizio della festa“.