CATANIA – Oggi, martedì 6 febbraio, si assisterà al Canto delle Clarisse: uno dei momenti più emozionanti della Festa di Sant’Agata, che, ogni anno, poche ore prima del rientro della Santa si riuniscono in un momento di preghiera pronunciando un vero e proprio inno alla fede e alla devozione, rappresentando un momento di intensa spiritualità per la comunità catanese.
Questo evento rappresenta un momento di unione e fratellanza per la comunità che si riunisce per celebrare la propria fede e la propria storia.
Il canto delle suore è uno dei momenti più attesi della Festa anche per il forte significato che trasmette.
Le origini del Canto delle Clarisse
Le Benedettine del Santissimo Sacramento omaggiano la Santa Patrona di Catania con un canto la cui musica sarebbe stata ideata dal musicista Filippo Tarallo alla fine dell’800.
Il canto è eseguito in latino e riprende uno dei momenti più importanti della storia di Agata: esso rappresenta la preghiera che la Santa ha rivolto a Dio in seguito all’amputazione delle mammelle, per poi essere curata dall’apparizione di San Pietro.
L’omaggio canoro è simbolo non solo di profonda fede, ma anche di orgoglio femminile da parte della giovane Agata.
La traduzione del canto
La traduzione del canto è la seguente: “Agata, felice, mentre entrava all’interno del carcere con le mani aperte pregava Dio con tutta l’anima: ‘Signore Gesù Cristo, buon maestro, ti chiedo una grazia: Tu che mi hai fatto superare le torture dei carnefici, fa che possa giungere, o Signore, felicemente alla tua gloria eterna’“.
Le immagini video del Canto delle Clarisse
Video di Maria Angela Cinardo