CATANIA – Che siano devoti o meno, la maggior parte dei catanesi sente e percepisce il periodo delle Festività in onore di Sant’Agata con gioia, ma specialmente con un grande senso di familiarità.
In questi anni di Coronavirus – anni difficili per le celebrazioni religiose come quella per Sant’Agata che richiedono una distanza sociale minima – è stato più difficile che mai sentire il calore della Festa, per questo nei giorni che stiamo trascorrendo è bello poter pensare di rivivere quel calore, anche se in parte.
Un buon modo per riscoprire questi sentimenti, oltre a seguire la celebrazione da casa, potrebbe essere quello di ricreare i dolci tipici della tradizione, come le Minne di Sant’Agata o le Olivette, insieme ai nostri cari.
Le cosiddette “minni di Sant’Ajita” o “minni di Vergini” sono un forte richiamo alla storia della Santa, seviziata e torturata pur di non rinnegare la propria fede.
Storia vuole che Agata fu imprigionata dal proconsole Quinziano nel III secolo d.C. Secondo le testimonianze, pare che l’uomo si innamorò della ragazza, che però rifiutò di concedersi a lui, avendo giurato fedeltà a Dio. Fu lì che il perfido uomo ordinò che le venissero amputate le mammelle.
I dolci, infatti, riproducono la forma del seno di una donna, in omaggio alla martire.
Per quanto riguarda le “aliveddi ri Sant’Àjita”, invece, queste ultime si rifanno ancora una volta alla storia di Agata, che mentre era ricercata dai soldati di Quinziano, si narra che nel chinarsi per allacciare un calzare, vide sorgere davanti a sé una pianta di olivo selvatico che, con le sue fronde, la nascose alla vista delle guardie e le diede i frutti per sfamarsi.
INGREDIENTI
PER LA PASTA FROLLA (DOSI PER 10 DESSERT)
PER IL RIPIENO
PER LA GLASSA E GUARNIRE
PREPARAZIONE
Per preparare le minne di Sant’Agata, come primo step bisogna impastare la pasta frolla: su di una spianatoia versare la farina precedentemente frullata in un mixer con il burro freddo, aggiungere lo zucchero a velo, i tuorli delle uova (tenere da parte gli albumi, per la glassa), i semi di una bacca di vaniglia e impastare con le mani, per ottenere un composto omogeneo. Avvolgere la pasta frolla in un foglio di pellicola e lasciare riposare in frigorifero per almeno mezz’ora.
Procedere con la preparazione del ripieno: tagliare a pezzetti l’arancia candita e ridurre in scaglie il cioccolato fondente. Setacciare molto bene la ricotta, passandola attraverso le maglie di un colino e unire lo zucchero a velo, anch’esso passato al setaccio, quindi amalgamare gli ingredienti. Aggiungere i pezzi di arancia candita e il cioccolato.
Riprendere la frolla e stenderla, con l’aiuto di un mattarello, in una sfoglia alta circa mezzo cm e foderare con essa degli stampi semisferici, quindi riempirli con circa 80 gr di ricotta.
Ristendere allo stesso modo la pasta frolla avanzata e ricavare un cerchio per sigillare le semisfere con un coppapasta. Chiudere quindi le semisfere, premendo leggermente i bordi.
Infornare il tutto, in forno statico già caldo, a 200° per 20 minuti (forno ventilato 180° per 15 minuti).
Quando le minne si saranno colorate in superficie, sfornare e lasciare raffreddare negli stampini, quindi sformarle quando saranno completamente fredde (altrimenti il ripieno caldo non reggerà). Sistemarle su una gratella e intanto preparare la glassa: montare gli albumi con le fruste di uno sbattitore elettrico o con una planetaria, quando il composto risulterà semimontato aggiungere lo zucchero a velo, un cucchiaio alla volta e per ultimo il succo di limone. La consistenza della glassa non dev’essere troppo soda e lucida ma, come si dice in gergo, deve “scrivere”, cioè deve lasciare una scia cadendo dall’alto.
Ricoprire bene le minne con la glassa, facendola scivolare uniformemente sul dolce, quindi terminare la decorazione con una ciliegina candita posizionata sulla sommità di ogni dessert.
Lasciare asciugare sulla gratella, per far cadere la glassa in eccesso. Le minne di Sant’Agata possono essere consumate quando la glassa è ancora morbida oppure completamente asciutta.
INGREDIENTI
PER LE OLIVETTE
PER LA DECORAZIONE
PROCEDIMENTO
Per preparare le olivette di Sant’Agata iniziare mettendo in un pentolino di acciaio dal fondo spesso lo zucchero, l’acqua, l’aroma di vaniglia e un pizzico di sale. Portare il composto a ebollizione, mescolando di tanto in tanto. Abbassare la fiamma al minimo e unire la farina di mandorle.
Mescolare accuratamente e far cuocere il composto a fiamma molto bassa per 6-7 minuti, finché non inizia ad addensarsi e a staccarsi dai bordi e dal fondo della pentola. Spegnere quindi il fuoco e aggiungete il liquore e il colorante poco per volta. Le olivette di Sant’Agata devono assumere un colore verde chiaro.
Mescolare accuratamente per distribuire il colorante in tutto l’impasto, quindi lasciare raffreddare quel tanto che basta per poterlo maneggiare senza scottarsi. Trasferirlo sul piano di lavoro e lavorarlo con le mani per qualche minuto, fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo. Passare quindi a dare forma alle olivette: prelevare piccole porzioni di impasto, grandi proprio come un’oliva, e dare una forma leggermente ovale.
Con uno stuzzicadenti, forare una delle estremità, per simulare il foro del picciolo. A questo punto si possono ricoprire le olivette con lo zucchero oppure con il cioccolato fondente.
Una volta decorate, trasferire tutte le olive su un piatto o un vassoietto e lasciare asciugare a temperatura ambiente per 24 ore. In questo modo si manterranno più a lungo.
Fonte foto Facebook Pasticceria Verna e Bonvegna
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