CATANIA – Il 30 maggio, nella magica cornice dell’Istituto Ardizzone Gioeni, alla presenza di un folto pubblico, si sono svolte due rappresentazioni delle Troiane, tragedia di Euripide di straordinaria attualità interpretata dagli studenti del laboratorio di teatro classico del Liceo “Spedalieri” di Catania, a conclusione del percorso formativo curato dalla sapiente e creativa regia di Monica Felloni – aiuto regia Manuela Partanni (Associazione culturale Nèon).
Dal mito al conflitto peloponnesiaco e alla critica dell’imperialismo ateniese, dalla guerra di Troia alla condanna di tutte le guerre, di ieri e di oggi: dalle tende dell’accampamento acheo si è levato, insieme con quello delle Troiane, il lamento atroce delle donne ucraine, siriane, afgane.
Hanno dato loro voce – attraverso un testo, adattato dalla prof.ssa Francesca De Santis, che prevede evocativi inserti in lingua greca – trenta appassionati ragazzi tra i quattordici e i diciotto anni, che questa volta hanno avuto la drammatica sensazione di interpretare il loro tempo, la loro stessa realtà, il dolore della perdita e l’incertezza profonda del futuro.
Hanno reso vivi, anche attraverso il ritmo potente dei corpi e dei gesti, la desolazione e lo sconforto, atroci conseguenze della guerra, la cui eco si riflette sui vincitori come sui vinti, accomunati da un orrendo destino di dolore e morte.
L’interpretazione dei giovani attori e la loro consapevole e appassionata partecipazione all’azione scenica si sono manifestate come necessaria speranza di un futuro di pace, sempre possibile e sempre da costruire.
Di seguito le foto di scena di Barbara Mileto
Articolo redatto in collaborazione con Francesca De Santis