Sicilia senza fondi per lo sviluppo, Confindustria: “Manca programmazione”

CATANIA – Sviluppo, crescita e occupazione sarebbero passate in secondo piano: circa l’80% dei 22 miliardi di euro della manovra regionale sono destinati a finanziare la spesa corrente. L’unica eccezione è rappresentata dal settore agricolo, per la quale un investimento c’è stato.

In sintesi, non ci sarebbe nessuna programmazione per invertire una tendenza assolutamente negativa dal punto di vista della crescita e dello sviluppo economico. Questo è quello che evidenzia Domenico Bonaccorsi, presidente di Confindustria Catania: “In altre regioni, come la Basilicata, si è assistito a un aumento esponenziale di risorse destinate allo sviluppo industriale. Mentre in Sicilia, gran parte dei fondi vengono utilizzati per tenere in vita enti in liquidazione. Mentre si dovrebbe avere un occhio di riguardo per l’occupazione, che darebbe un grande slancio al sistema produttivo”.

A questo, poi, si deve aggiungere anche il grave ritardo sulla programmazione 2014-2020: “Siamo nel 2016 – prosegue Bonaccorsi – e ancora non c’è alcun bando per poter attingere ai 5,4 miliardi di euro messi a disposizione per la Sicilia per i settori riguardanti l’innovazione e le energie rinnovabili”.

Una situazione difficile, che legata alle pessime condizioni della zona industriale, rendono impossibile il lavoro agli imprenditori. Anche per questo, Confindustria si confronterà con l’assessore alle Attività produttive Mariella Lo Bello.