Scontro tra PD e M5S sulla stabilizzazione dei precari

Scontro tra PD e M5S sulla stabilizzazione dei precari

CATANIA – L’emendamento “Salva precari” è stato approvato e porterà alla proroga dei contratti dei troppi precari storici delle pubbliche amministrazioni.

La Camera – ha detto il deputato del Pd Angelo Capodicasa -, in sede di approvazione della Legge di stabilità, ha approvato l’emendamento dei deputati siciliani del Pd che consente la proroga dei contratti dei lavoratori precari nei comuni dissestati o in pre-dissesto“.

Il provvedimento interessa circa settemila persone che lavorano nei comuni siciliani.

È passato alla Camera l’emendamento alla Legge di Stabilità che consente alle amministrazioni comunali in difficoltà finanziarie di prorogare i contratti dei precari storici. Un emendamento importante soprattutto per i Comuni siciliani, molti dei quali si affidano da anni a questi lavoratori, che non hanno mai avuto certezze sul proprio futuro ma che anzi rischiavano di non poter più lavorare. Adesso i Comuni facciano la propria parte, a partire dal Comune di Catania: utilizzi questa ulteriore proroga per avviare un percorso di stabilizzazione dei 186 precari storici che prestano servizio a Palazzo degli Elefanti da oltre 25 anni”.

Lo afferma il deputato nazionale PD Giuseppe Berretta, firmatario dell’emendamento 1.33 alla Legge di Stabilità 2016 (presentato da Capodicasa, Berretta e altri) sui precari storici delle amministrazioni comunali.

Il Parlamento e il Governo nazionale hanno fatto la propria parte: con l’emendamento approvato in Aula vengono salvati i precari dei Comuni in dissesto e predissesto” prosegue Berretta, sottolineando inoltre che “il Movimento 5 Stelle ha votato contro, opponendosi di fatto ad un provvedimento che dà sicurezza a tantissime persone che rischiavano seriamente di perdere il lavoro”.

Adesso i sindaci dei Comuni siciliani, tra cui quello di Catania, facciano la propria parte, facciano un passo in più per chiudere questa storia infinita, fatta di incertezze e precarietà, garantendo ai lavoratori precari la stabilizzazione attesa da decenni” conclude il deputato etneo del PD.

D’altra parte le motivazioni del No del Movimento 5 Stelle sono chiare.

Nella pubblica amministrazione si entra per concorso, per questo abbiamo detto no all’emendamento che proroga contratti dei precari nei Comuni in dissesto”.

La deputata palermitana, Claudia Mannino, spiega le ragioni del voto contrario del Movimento 5 Stelle a Montecitorio all’emendamento sui precari approvato in seno alla legge di Stabilità. “Coloro che oggi sono LSU (e che sono entrati senza concorso) – afferma la deputata – hanno gli stessi diritti di partecipare ad un concorso come tanti altri, ovviamente con delle clausole di salvaguardia per le competenze e le esperienze maturate. C’è da ricordare che molti di questi lavoratori socialmente utili sono anche figli di tante campagne elettorali. Noi portiamo avanti il progetto del concorso pubblico, delle competenze e del reddito di cittadinanza”.

Per evitare che i precari possano essere manipolati dai “politicanti” la deputata precisa cosa contempla l’emendamento. “L’emendamento prevede la deroga ai vincoli di assunzione stabiliti dal governo Monti, rispetto al pareggio di bilancio. Quindi, se i Comuni hanno le casse vuote non potranno assumere nessuno. Oppure potrebbe accadere che se il Comune voleva fare un investimento per ristrutturare i tetti delle scuole che rischiano di cadere sulla testa dei nostri figli, potrebbe decidere di soprassedere per assumere due lavoratori socialmente utili. Ognuno decida liberamente da che parte stare. Di certo serve un criterio democratico ed a lunga scadenza per affrontare con coraggio questa cancrena sociale”.

Noi – continua la deputata – non abbiamo mai parlato di licenziamento. Lo dicevamo già nella campagna per le comunali di Palermo del 2012: portiamo avanti con coerenza un modello che rende i cittadini liberi dai contentini della politica”.