SAN GREGORIO DI CATANIA – Un’interrogazione è stata presentata al sindaco, Seby Sgroi, e all’assessore alle Gestione e all’efficentamento dei rifiuti differenziati, Salvo Cambria, dai consiglieri di opposizione Eleonora Suizzo ed Emanuele Di Mauro.
L’interrogazione al sindaco di San Gregorio di Suizzo e Di Mauro
“L’interrogazione nasce – scrivono i consiglieri di “Progetto Civico per San Gregorio” – dalla costatazione di uno stato di degrado e sporcizia dell’intero territorio comunale a fronte di un notevole incremento della Tari anche per l’anno 2023 e che in periodo di recessione economica diventa eccessivamente oneroso per le tasche di ogni cittadino“.
I consiglieri chiedono, inoltre, in riferimento al contratto stipulato con la Dusty nel 2020 per la
durata di sette anni, “quali migliorie sono state attuate per l’attività di raccolta; lo stato del servizio di spazzamento e soprattutto cosa è stato riscontrato dalle attività di controllo e monitoraggio dei servizi“.
Infine nell’interrogazione si chiede “il ripristino dell’isola ecologica” che da anni è chiusa. Prima della chiusura, infatti, i cittadini utilizzavano l’isola in modo assiduo anche perché il conferimento favoriva un certo risparmio nelle bollette.
La risposta dell’assessore Cambia
Salvo Cambria, già assessore nella precedente sindacatura e molto attivo affinché la differenziata raggiungesse ottimi traguardi, ha così risposto: “Il paese non è sporco come sostengono i consiglieri – ha detto -. Quando, anni fa, divenni assessore ai rifiuti la percentuale di raccolta era del 20%, oggi, col lavoro fin qui svolto, siamo arrivati al 73%. Se si considera che l’obiettivo minimo è superare il 65% il risultato fin qui ottenuto dimostra che abbiamo lavorato bene.
Lo spazzamento viene effettuato regolarmente. Abbiamo organizzato delle giornate per il conferimento degli sfalci e potature da giardino sia per la parte nord che per quella sud della cittadina. Certo – ha ammesso Cambria – l’isola ecologica era un fiore all’occhiello e comprendiamo i disagi degli utenti ma stiamo lavorando per riaprirla il più presto possibile. Infine – ha concluso l’assessore – se tutti pagassero la Tari il servizio costerebbe meno. Tutti dovremmo fare un esame di coscienza e accertarci di aver pagato la tassa sui rifiuti. Non ultima un assessore regionale che risiede nel nostro territorio. Per accusare bisogna avere le carte in regola e questo vale per tutti“.
Di fatto, da un’indagine è stato riscontrato che un’alta percentuale di cittadini sangregoresi non
paga la Tari e non da un anno ma da anni arrivando a cifre considerevoli. E non si tratta solo di povera gente ma di cittadini che hanno attività commerciali o che addirittura vivono nel lusso.
Qualcuno potrebbe chiedersi: ma cosa fanno gli impiegati comunali deputati al controllo delle riscossioni? Intanto il Comune per far fronte agli ammanchi causati dalle evasioni attinge al Fondo crediti di dubbia esigibilità per coprire le spese, e come spesso accade i costi vengono ripartiti sui cittadini onesti e rispettosi delle regole.
In foto i consiglieri Di Mauro e Suizzo
Articolo redatto in collaborazione con Alfio Patti