Rivolta al Cara: un arresto. Pogliese (FI): “Schiaffo all’accoglienza”

CATANIA – Lo scandalo di Mafia Capitale e le rivolte dei migranti. Sono tanti i problemi per il Cara di Mineo nelle ultime settimane. Dopo i tumulti di ieri, con due automezzi dati alle fiamme e il magazzino della struttura saccheggiato, la polizia ha arrestato uno dei migranti protagonisti dei disordini.

Si tratta di un cittadino nigeriano, Owah Evans di 31 anni, accusato dei reati di devastazione, saccheggi, danneggiamento seguito da incendio e resistenza a pubblico ufficiale.

Evans Owah

Sono ancora in corso le ricerche di altri due connazionali del giovane che ancora non sono stati trovati dagli uomini della squadra mobile. A scatenare la rivolta di ieri è stata la negazione, a circa una decina di migranti nigeriani, dello status di rifugiato politico da parte della commissione territoriale. 

Evans nel corso della rivolta si è anche ferito a un braccio ed è stato condotto all’ospedale di Caltagirone ed è stato poi trasportato in carcere. Da quanto emerge dagli inquirenti gli altri ospiti del centro hanno preso le distanze dagli episodi di violenza e hanno condannato l’accaduto. 

Sulla vicenda è anche intervenuto l’eurodeputato di Forza Italia Salvo Pogliese:  “L’ennesima rivolta avvenuta nella giornata di ieri al Cara di Mineo, con furgoni ed auto date alle fiamme e il saccheggio dei magazzini del centro di accoglienza, è un ulteriore doloroso schiaffo allo spirito di accoglienza della nostra terra che, pur tra mille difficoltà, si sobbarca il dispendioso e difficile compito di accogliere i migranti, ricevendone in cambio violenza e danneggiamenti”.

“Non è più tollerabile – aggiunge Pogliese – assistere inerti a tali episodi, occorre siano immediatamente presi seri provvedimenti per innalzare il livello di sicurezza del Cara di Mineo e far comprendere, una volta per tutte, che l’accoglienza dei siciliani non è l’autorizzazione a calpestare le nostre leggi e minacciare la sicurezza del nostro popolo.”.